Storia dell'Emigrazione dell'Emilia Romagna

Sintesi di un percorso lungo da metà del 1800 agli inizi del terzo millennio, prodotta dalla Consulta degli E-R nel mondo, in collaborazione con l'Agenzia informazione e Ufficio stampa della Giunta, l'IBC e l'URP.
I dati statistici hanno come fonte le elaborazioni del prof. Fausto Desalvo (Unibo) e i rapporti della Fondazione Migrantes.

I dati dell'Emigrazione

Dati dell'emigrazioneDi questi 4 milioni 377 mila e 435 unità  di cittadini italiani, gli emiliano-romagnoli d'origine sono 129.715, secondo l'Aire; ma la cifra potrebbe ragionevolmente avvicinarsi a 138 mila, se si tiene conto della stima fatta dal rapporto Migrantes. Contina a leggere...

Uomini e comunità protagonisti all'estero

Le storie di integrazione riuscita dei nostri corregionali all’estero sono numerose. Si va da Anacleto Angelini, originario di Ferrara, l’uomo più ricco del Cile e, secondo la rivista americana Forbes, uno dei più ricchi dell’America Latina (è a capo di un impero nei settori petrolifero e forestale valutato oltre 15 mila miliardi di lire), a Frank Berni, originario di Bardi e da poco scomparso, la cui società vantava una catena di 283 ristoranti sparsi in tutta l’Inghilterra, con un fatturato superiore a quello della Fiat.

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Un grande serbatoio di memoria collettiva

memoria collettivaLe attuali 85 associazioni all’estero sono ciò che rimane, in termini di memoria collettiva e forza numerica, di quel grande flusso migratorio che dal 1876 al 1976 strappò all’Emilia-Romagna circa un milione e 163 mila persone

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La piccola diaspora emiliano-romagnola

La Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo rappresenta una realtà di emigrazione con uno dei tassi più bassi a livello nazionale. Il tasso di emigrati dalla nostra regione è del 3,5 per cento e risulta la metà di quello nazionale.

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