Sanità Bologna. Bignami (Fi): attivi due Centri antifumo sugli otto previsti dal progetto “Fresco”

Il consigliere chiede alla Regione i motivi della bassa operatività del progetto, finalizzato alla disassuefazione dal fumo di pazienti cardiopatici fumatori, e di riaprire centri antifumo pubblici

23/06/2017 13:45

Nel 2012 la Regione, nell’ambito della lotta al tabagismo, ha avviato il progetto “Fresco” (Fumo nella Regione in sindromi coronariche acute dopo l’ospedalizzazione) che prevede l’invio, da parte dei reparti di cardiologia delle Aziende sanitarie e delle Aziende ospedaliero-universitarie, dei pazienti cardiopatici fumatori o che hanno smesso dopo la diagnosi di infarto miocardico acuto ai Centri antifumo (Caf) delle stesse aziende, con la possibilità di includere i pazienti fumatori con altre patologie bisognosi di un intervento di disassuefazione dalla nicotina. Lo riporta Galeazzo Bignami (Fi) in un’interrogazione presentata in Regione nella quale chiede alla Giunta i motivi per cui nel territorio di Bologna siano attivi solo due degli otto centri antifumo previsti e se il progetto Fresco, la cui durata prevista era di tre anni, sia da considerarsi concluso e non riproponibile e, nel caso, per quali ragioni.

Nel 2014 – si legge nell’atto ispettivo – in applicazione del progetto Fresco veniva aperto un nuovo Centro antifumo nel reparto di Cardiologia dell’ospedale Bellaria di Bologna presso il quale tenere i corsi antifumo rivolti ai pazienti cardiopatici di tutta l’Ausl di Bologna e sul portale del Servizio sanitario regionale, contestualmente all’annuncio dell’apertura del nuovo Centro antifumo al Bellaria, veniva pubblicato un opuscolo informativo in cui venivano segnalate a Bologna altre sette strutture ospitanti Centri antifumo: il Poliambulatorio Tiarini, il Poliambulatorio Mengoli, l’Istituto ortopedico Rizzoli, l’Azienda ospedaliera Sant’Orsola-Malpighi, la Lega italiana per la lotta contro i tumori. A oggi, però, – evidenzia il consigliere – risulterebbero operativi solo il Centro antifumo presso la Casa della Salute Borgo Reno e quello presso il Poliambulatorio Tiarini.

Da qui l’iniziativa di Bignami, che domanda all’esecutivo regionale anche “se la Regione abbia investito e quanto sul progetto Fresco e se non ritenga opportuno, data l’emergenza e la gravità del problema tabagismo, favorire la riapertura di Centri antifumo pubblici”.

(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili online sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/leggi-e-atti/oggetti-assembleari)

(Luca Govoni)

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