Ambiente Ferrara. Anche rifiuti “tossici, nocivi e pericolosi” nell’ex discarica “Ca’ Leona”, Sassi (M5s) chiede “indagini immediate”

Cosa è stato fatto – chiede il consigliere – per tutelare l’ambiente, la salute dei residenti e per controllare eventuali inquinanti nei terreni limitrofi e nelle falde acquifere sottostanti?

24/03/2017 18:05

L’ex discarica esaurita, denominata “Ca’ Leona”, ubicata in via Eridano a Ferrara, attiva dagli anni 70 agli anni 90, è al centro di un’interrogazione di Gian Luca Sassi (M5s).

Secondo la stampa locale, – riferisce il consigliere – sarebbero stati depositati alla Procura della Repubblica due esposti, dove si segnalerebbe che la “discarica di via Eridano, località Casaglia, è abusiva e nasconde rifiuti di ogni genere: tossici, nocivi, pericolosi“. Di qui, la richiesta, contenuta nei documenti, “di valutare eventuali profili di illiceità penali e di individuare eventuali responsabili oltre che ‘disporre con urgenza gli opportuni accertamenti in ordine ai fatti esposti per salvaguardare la salute dei cittadini’”.

I media locali – aggiunge Sassi – riportano anche la notizia che, secondo testimonianze, nell’area, oltre ai rifiuti urbani, sarebbero depositati anche “rifiuti sanitari e rifiuti pericolosi di origine artigianale e anche industriale”.

Il consigliere cita inoltre il servizio mandato in onda da “una trasmissione televisiva di Rai 2 il 23 marzo scorso”, durante il quale “un pentito di camorra afferma che per anni, occupandosi dello smaltimento illecito di rifiuti, ha visto portare rifiuti di ogni tipo, anche speciali pericolosi, presso l’ex discarica ferrarese, all’epoca dei fatti in piena attività, scaricati anche fuori orario e in piena notte”.

Alla luce di questi dati – evidenzia l’esponente del M5s – “emergerebbe un quadro estremamente preoccupante, in quanto saremmo di fronte a un chiaro e gravissimo inquinamento ambientale, che si protrarrebbe da alcuni decenni e che potrebbe aver messo in pericolo, e tuttora metterebbe in pericolo, la salute di molte persone che hanno vissuto e che vivono ancora oggi nelle vicinanze dell’ex discarica”.

Sassi chiede quindi alla Giunta se sia a conoscenza dei fatti riportati e quale giudizio esprima, se abbia notizia del proprietario dei terreni su cui insiste l’ex discarica e chi l’abbia gestita durante il periodo di attività.

Il consigliere vuole anche sapere se siano state eseguite, durante il periodo di attività e dopo la chiusura della discarica, analisi dei terreni circostanti e delle acque sotterranee da parte di Arpa e con quali risultati e se corrisponda al vero quanto riportato dai media locali circa “presunti campionamenti, effettuati da Arpa tra il 2003 e il 2008, di acque sotterranee nei pozzetti di controllo vicine a ‘Ca’ Leona’, i cui risultati avrebbero evidenziato numerosi superamenti dei valori di concentrazione limite accettabili per le acque sotterranee di alcune sostanze chimiche”, talune “molto pericolose per la salute,” e, in caso di risposta positiva, quali iniziative siano state assunte.

Altre richieste: se siano state intraprese azioni per tutelare l’ambiente e la salute dei residenti e monitoraggi per il controllo di eventuali inquinanti nei terreni limitrofi e nelle falde acquifere sottostanti, durante e dopo il periodo di attività della discarica.

Sassi, infine, sollecita il governo regionale a effettuare immediatamente indagini accurate sia sulla qualità dei terreni dell’ex discarica, per verificarne l’idoneità alla coltivazione di prodotti agricoli destinati al consumo alimentare umano e/o animale, sia sui prodotti agricoli eventualmente coltivati per verificare la loro conformità alle normative vigenti.

(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it)

(Antonella Celletti)

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