Pensare e insegnare la Shoah, attività e materiali


MemorialSi è tenuta a Parigi d
al 27 maggio al 1 giugno 2018 la 8^ edizione di “Pensare e insegnare la Shoah",l’Università italiana realizzata con il sostegno dell'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna.

È disponibile l'avviso divulgato online dell'Ufficio Scolastico Regionale per l'Emilia-Romagna.

Creata nel 2011 dal Mémorial de la Shoah e diretta da Laura Fontana, l’Università italiana rappresenta un’opportunità di aggiornamento di alto livello scientifico  rivolta agli insegnanti italiani, ma anche alle guide, agli educatori e ai responsabili dei luoghi della memoria, dei musei e delle associazioni votate alla memoria della deportazione e dello sterminio, gli strumenti interpretativi e storiografici più aggiornati per approfondire la Shoah alla luce delle più recenti ricerche a livello europeo, incontrando alcuni fra i maggiori esperti della storiografia europea.

  Il gruppo di partecipanti all’ottava edizione dell’Università italiana, con Laura Fontana, Daniele Susini e il professor Jan Grabowski (in fondo al centro dello allo schermo) dell’Università di Ottawa © Mémorial de la Shoah

 Nell'immagine a destra:  Il gruppo di partecipanti all’ottava edizione dell’Università italiana, con Laura Fontana, Daniele Susini e il professor Jan Grabowski (in fondo al centro dello allo schermo) dell’Università di Ottawa © Mémorial de la Shoah.

Il seminario, organizzato presso la sede del Mémorial, ha previsto anche quest'anno un ricco e qualificato programma di conferenze, lezioni magistrali, visite guidate (al Mémorial de la Shoah e all’ex campo di internamento di Drancy) e specifiche sessioni strutturate con piccoli gruppi e centrate su attività laboratoriali.

Il professor Jan Grabowski dell’Università di Ottawa che per la prima volta è intervenuto davanti ad una platea di docenti italiani. Grabowski, tra i massimi storici della Shoah, ha tenuto due intense sessioni seminariali trattando il processo di realizzazione del genocidio ebraico in Polonia, suo Paese di origine, e la politica della memoria della Shoah che recentemente vede sempre la Polonia al centro di polemiche accese, soprattutto per una evidente pressione dello Stato nel rifondare la storia della Seconda guerra mondiale su base nazionalista e revisionista (es. il divieto per legge di citare ogni forma di collaborazione da parte polacca alla persecuzione degli ebrei che viene punita col carcere). Queste due lezioni hanno rappresentato non solo un momento di alta formazione per i partecipanti, ma sono servite da spunto per animare un dibattito sulla libertà di espressione e di ricerca in ambito storico, nonché sulle politiche della memoria dell’occupazione tedesca e della Shoah in Polonia, ma di riflesso anche in Italia.  Grabowski è il più autorevole storico polacco che si occupa della Shoah in Polonia e della sua memoria oggi. Insegna all'Università di Ottawa in Canada, è visiting professor nelle massime università negli Usa, in Israele e in Europa e ha ottenuto riconoscimenti prestigiosi, tra cui nel 2013 il Premio Internazionale per la miglior ricerca sull'Olocausto assegnato dallo Yad Vashem.

Nell'immagine sotto il professor Henry Rousso illustra la Shoah in Francia, 29 maggio, © Mémorial de la Shoah

Altre lezioni magistrali sono state tenute  da Georges Bensoussan per il Mémorial de la Shoah (sul tema dell’antisemitismo come codice culturale europeo negli anni 1920 e 1930, sul ghetto di Varsavia come esempio di distruzione prima del genocidio programmato, sulle relazioni complesse che intercorrono tra la creazione dello Stato di Israele e l’eredità della Shoah), da Peter Klein per l’Università Touro College di Berlino (sulla politica tedesca di gestione dei ghetti in Polonia e in Lettonia e sulle fucilazioni di massa degli Einsatzgruppen nei territori russi durante la guerra), da Hans-Christian Jasch per la Casa della Conferenza di Wannsee (sulle leggi di Norimberga del 1935 e sul ruolo della legge nella persecuzione degli ebrei tedeschi), da Henry Rousso del CNRS di Parigi (sul regime di Vichy durante la persecuzione degli ebrei di Francia), da Piotr Setkiewicz per il Centro di Ricerca del Museo di Auschwitz (sulle politiche della Germania di Hitler per il complesso concentrazionario di Auschwitz-Birkenau). Tutte le conferenze sono state apprezzate dai partecipanti per il rigore dell’approfondimento, la chiarezza espositiva, facilitata anche dalla proiezione di Power Point con cartine tematiche e slide riassuntive, l’ampiezza del contesto tracciato – che ha evitato il rischio di insistere più su aspetti “tecnici” e specialisti della Shoah che non sul quadro di insieme della politica dei carnefici – e infine la grande disponibilità di ogni relatore a tenere presente il contesto del seminario (cioè di formazione di insegnanti e non di esperti di Shoah). 

 

I 32 partecipanti dell’Università italiana hanno avuto anche l’opportunità di partecipare a visite guidate ai due Memoriali di Parigi dedicati al genocidio degli ebrei, il Mémorial de la Shoah di Parigi e quello di Drancy, situato nell’immediata periferia della capitale, che fu sede dell’internamento e della deportazione della maggioranza degli ebrei francesi.

L’esempio dell’ebraismo francese, prima della guerra e durante la Shoah, ha permesso di tracciare paralleli alla storia italiana, evidenziando similitudini e differenze tra il regime di Vichy e il regime fascista di Mussolini. La Shoah in Italia e il rapporto politico e culturale che l’Italia intrattiene con questa memoria sono stati discussi per luoghi comuni, stereotipi e conoscenze parziali o errate in una delle lezioni del seminario, peraltro tra le più apprezzate dai partecipanti.

A destra un'immagine della visita a Drancy con Annaïg Lefeuvre, 29 maggio 2018, © Mémorial de la Shoah

Parallelamente alle lezioni di storia, l’ottava edizione dell’Università italiana ha proposto tre momenti specifici dedicati alla didattica, tutti impostati sull’uso dei documenti. Annaïg Lefeuvre, Laura Fontana e Pascal Zachary, esperti di didattica del Mémorial de la Shoah, hanno coinvolto i partecipanti in percorsi legati all’uso delle fonti documentarie e iconografiche, sollevando numerose questioni di tipo metodologico ma anche storico e morale (ad esempio sulla scelta e sull’uso di fotografie di atrocità). In particolare, il professor Zachary ha concluso il seminario con una stimolante sessione pedagogica durante la quale i corsisti sono stati coinvolti in un lavoro di gruppo e a piccoli gruppi, con l’obiettivo di costruire una sequenza didattica sulla Shoah da utilizzare in classe, partendo dalla scelta di alcuni documenti commentati.

Dai dibattiti animati durante le tante sessioni del corso è emerso con forza che i docenti di storia soffrono dell’inadeguatezza di molti manuali scolastici che utilizzano in classe, raramente aggiornati alla più recente storiografia internazionale e spesso appiattiti da un discorso che non consente agli studenti di comprendere la Shoah come un genocidio, né di conoscere qualcosa della ricchezza della vita ebraica in Italia e in Europa prima della tragedia.

 A sinistra un momento di studio del seminario, ottava edizione Università italiana a Parigi, © Mémorial de la Shoah

Durante la settimana di lavoro al Mémorial de la Shoah, grazie alla presenza di Elisa Renda in rappresentanza dell’Assemblea legislativa della Regione ER, sono state presentate anche le altre risorse didattiche che l’istituzione francese mette a disposizione degli insegnanti italiani, tra cui una serie di mostre itineranti e, in particolare, le due mostre realizzate proprio grazie al sostegno dell’Assemblea legislativa emiliano-romagnola:La Shoah in Europae la più recente I genocidi del XX secolo. In diverse occasioni durante il corso, è stato rimarcato l’impegno dell’Assemblea legislativa nel tenere viva la memoria della Shoah e nel promuovere iniziative di sensibilizzazione e approfondimento, mediante la realizzazione o il sostegno di numerose attività sviluppatesi sul territorio regionale da lungo tempo, in particolare attorno ai diversi luoghi della memoria e mediante progetti specifici come ad esempio “Concittadini”

 

 Sotto un'immagine dell'inaugurazione dell’ottava edizione dell’Università italiana, da sinistra Laura Fontana, Corrispondente per l’Italia del Mémorial de la Shoah, il direttore del Mémorial Jacques Fredj, Elisa Renda, Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna-© Mémorial de la Shoah

 

Il sostegno dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna è stato ricordato e valorizzato dalla presenza all’apertura del seminario, domenica 27 maggio, del direttore del Mémorial de la Shoah Jacques Fredj, che ha sottolineato la lunga e proficua collaborazione avviata dal 2010 con l’istituzione regionale, grazie alla quale numerose iniziative sono state realizzate per l’Italia, tra cui corsi di formazione, giornate di studio e mostre documentarie.

 

Materiali di approfondimento

 

Si segnala un articolo sul lavoro del grande storico Jan Grabowski che ha tenuto due conferenze all'Università italiana del Mémorial de la Shoah. Nell'intervista di Gariwo si accenna al clima particolarmente difficile e ostile alla memoria e alla ricerca della Shoah in Polonia, sotto l'attuale governo che Grabowski non ha esitato a denunciare, ricevendo minacce di morte.

https://it.gariwo.net/persecuzioni/negazionismo/campagna-d-odio-contro-lo-storico-jan-grabowski-17310.html

Si segnala anche l'intervista di Laura Fontana al prof Jean-Yves Potel, grande esperto di storia della Polonia, dal titolo "La tentazione di riscrivere la storia", al sito http://www.fontana-laura.com/2018/03/13/la-tentazione-di-riscrivere-la-storia/

Cittadinanza attiva in Assemblea Le attività del Mémorial de la Shoah in Italia (pdf, 594.0 KB)

Cittadinanza attiva in Assemblea Articolo di Laura Fontana (pdf, 325.9 KB)

Cittadinanza attiva in Assemblea Aggiornamenti bibliografici sulla Shoah (pdf, 629.6 KB)

Cittadinanza attiva in Assemblea Il saggio "La ricerca sugli attori del crimine" di Laura Fontana (pdf, 1.4 MB)

Cittadinanza attiva in Assemblea Il saggio "La storiografia tedesca della Shoah: nuove prospettive di ricerca" di Laura Fontana (pdf, 1.7 MB)

Cittadinanza attiva in Assemblea Laura Fontana - Verso una memoria europea della Shoah? L’esperienza del Mémorial de la Shoah di Parigi (pdf, 325.9 KB)

Cittadinanza attiva in Assemblea Recensione di Laura Fontana (pdf, 973.2 KB) - Cittadinanza attiva in Assemblea Cosa abbiamo fatto della memoria della Shoah? La riflessione dello storico Georges Bensoussan nel suo ultimo libro, « L’histoire confisquée de la destruction des Juifs d’Europe. Usages d’une tragédie »  (pdf, 973.2 KB)

Cittadinanza attiva in Assemblea Laura Fontana - Dalla politica di persecuzione degli ebrei al genocidio: il processo di decisione della Soluzione finale 1939-1942 (pdf, 387.4 KB)

Cittadinanza attiva in Assemblea Mappa Birkenau - estate 1942 (pdf, 300.2 KB)

Cittadinanza attiva in Assemblea Mappa del complesso di Auschwitz - estate 1944 (pdf, 404.1 KB)

Cittadinanza attiva in Assemblea Appunti per introdurre la storia della persecuzione e della deportazione degli ebrei di Francia (pdf, 1.1 MB)

Cittadinanza attiva in Assemblea Carta geografica della Francia occupata (pdf, 124.9 KB)

Cittadinanza attiva in Assemblea Carta geografica dei campi di internamento in Francia (pdf, 392.1 KB)

Cittadinanza attiva in Assemblea Amedeo Osti Guerrazzi - Tedeschi, Italiani ed Ebrei. Le polizie nazi-fasciste in Italia, 1943-1945 (pdf, 1.7 MB)

Cittadinanza attiva in Assemblea Documentazione d'archivio proposta da Osti Guerrazzi (pdf, 301.5 KB)

Cittadinanza attiva in AssembleaChristopher R. Browning -  (pdf, 401.6 KB)

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