Politiche sociali

Sentenza Corte Costituzionale 53/2024 – Politiche abitative
Norme della Legge della Regione Valle D’Aosta 13 febbraio 2013, n. 3 (Disposizioni in materia di politiche abitative). Ricorso promosso dal Tribunale ordinario di Torino. La legge prevede, ai fini dell’accesso al mutuo agevolato per il recupero di fabbricati, il requisito della cittadinanza italiana o di uno dei Paesi dell’Unione europea e il requisito della residenza protratta da almeno otto anni nella Regione autonoma Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste. Le questioni di legittimità costituzionale originano da un giudizio antidiscriminatorio, ai sensi dell’art. 28 del decreto legislativo 1° settembre 2011, n. 150 (Disposizioni complementari al codice di procedura civile in materia di riduzione e semplificazione dei procedimenti civili di cognizione, ai sensi dell’articolo 54 della legge 18 giugno 2009, n. 69), introdotto dalla Associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione (ASGI) aps, da A. D.A. e da A. M. Decisione: illegittimità – non fondatezza
Sentenza Corte Costituzionale 42/2024 - contributi regionali
Norme della legge della Regione Toscana 27 dicembre 2018, n. 73 (Disposizioni di carattere finanziario. Collegato alla legge di stabilità per l’anno 2019) - Ricorso promosso dalla Corte d’appello di Firenze - la disposizione censurata stabilisce che, tra i requisiti per accedere al contributo annuo rivolto al sostegno delle famiglie con figli minori disabili, vi sia anche quello per cui genitore e figlio minore disabile devono essere residenti in Toscana, in modo continuativo, in strutture non occupate abusivamente, da almeno ventiquattro mesi - la Corte d’appello ritiene che la previsione censurata contrasti con l’art. 3 Cost., perché darebbe luogo a un trattamento ingiustificatamente deteriore verso le famiglie con minori disabili che non risiedano in Toscana da almeno due anni rispetto a quelle che, invece, rispondono al requisito della durata continuativa della residenza. Decisione: illegittimità.
Sentenza Corte Costituzionale 189/2023 - alloggi
Norme del decreto-legge 23 giugno 1995, n. 244 (Misure dirette ad accelerare il completamento degli interventi pubblici e la realizzazione dei nuovi interventi nelle aree depresse), convertito, con modificazioni, nella legge 8 agosto 1995, n. 341 - Giudizio promosso dalla Corte di Cassazione - la norma è censurata laddove non prevede la cessione gratuita in proprietà agli assegnatari degli alloggi prefabbricati costruiti o acquistati dai comuni delle Regioni Campania e Basilicata, quali concessionari del Commissario straordinario per il terremoto del 1980. Decisione: illegittimità.
Sentenza Corte Costituzionale 145/2023 - edilizia residenziale pubblica
Norme della legge della Regione Marche 16 dicembre 2005, n. 36 (Riordino del sistema regionale delle politiche abitative) - Ricorso promosso da TAR Marche - la norma censurata elenca i requisiti per l’assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata. Decisione: illegittimità.
Sentenza Corte Costituzionale 130/2023 - trattamento di fine servizio
Norme del decreto-legge 28 marzo 1997, n. 79 (Misure urgenti per il riequilibrio della finanza pubblica), convertito, con modificazioni, nella legge 28 maggio 1997, n. 140 e del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78 (Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica), convertito, con modificazioni, nella legge 30 luglio 2010, n. 122 - Ricorso promosso da TAR Lazio - le disposizioni censurate prevedono rispettivamente il differimento e la rateizzazione del versamento dei trattamenti di fine servizio spettanti ai dipendenti pubblici, ponendosi in contrasto con la garanzia costituzionale della giusta retribuzione - la corresponsione differita e rateale dell’indennità di fine servizio arreca al beneficiario un’utilità inferiore rispetto a quella derivante da una liquidazione tempestiva. Decisione: inammissibilità.
Sentenza Corte Costituzionale 127/2023 - professioni
Norme della legge della Regione Molise 10 giugno 2022, n. 10 (Istituzione dell’Albo unico degli assistenti per l’autonomia e la comunicazione degli alunni con disabilità fisiche o sensoriali) - Ricorso promosso dal Presidente del Consiglio dei ministri - le disposizioni impugnate disciplinano l’attività svolta dall’assistente per l’autonomia e la comunicazione degli alunni con disabilità fisiche o sensoriali - l’AAC svolge la funzione di facilitare la comunicazione dello studente disabile con i soggetti che interagiscono con lui. Decisione: illegittimità.
Sentenza Corte Costituzionale 199/2022 - servizi sociali
Norme della legge della Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia 14 maggio 2021, n. 6 (Disposizioni in materia di finanze, risorse agroalimentari e forestali, biodiversità, funghi, gestione venatoria, pesca sportiva, attività produttive, turismo, autonomie locali, sicurezza, corregionali all’estero, funzione pubblica, lavoro, professioni, formazione, istruzione, ricerca, famiglia, patrimonio, demanio, sistemi informativi, infrastrutture, territorio, viabilità, ambiente, energia, cultura, sport, protezione civile, salute, politiche sociali e Terzo settore) - Ricorso promosso dal Presidente del Consiglio dei ministri - la disposizione oggetto di giudizio prevede la possibilità di modulare l’ammontare degli incentivi occupazionali sulla base possesso continuativo del domicilio fiscale sul territorio regionale, senza contemplare un arco di tempo minimo di residenza continuativa come condizione per l’accesso al benefici - nei benefici a carattere indiretto occorre valutare la ragionevolezza di criteri preferenziali, perché la modulazione dell’entità dell’incentivo può tradursi in un fattore escludente, incidendo in maniera determinante sulla scelta del datore di lavoro del soggetto da assumere al posto di (e non semplicemente prima di) un altro, così sostanziandosi in una vera e propria preclusione all’accesso - è irragionevole il collegamento tra il riconoscimento di un incentivo occupazionale destinato al datore di lavoro e il requisito della residenza del lavoratore. Decisione: illegittimità - non fondatezza.
Sentenza Corte Costituzionale 100/2022 - pensione indiretta
Norme del regio decreto-legge 14 aprile 1939, n. 636 (Modificazioni delle disposizioni sulle assicurazioni obbligatorie per l’invalidità e la vecchiaia, per la tubercolosi e per la disoccupazione involontaria, e sostituzione dell’assicurazione per la maternità con l’assicurazione obbligatoria per la nuzialità e la natalità), convertito, con modificazioni, in legge 6 luglio 1939, n. 1272, come sostituito dall’art. 2 della legge 4 aprile 1952, n. 218 (Riordinamento delle pensioni dell’assicurazione obbligatoria per la invalidità, la vecchiaia ed i superstiti), nel testo riformulato dall’art. 22 della legge n. 903 del 1965 - Giudizio promosso dalla Corte dei Conti per il Lazio - la norma attribuisce al figlio minorenne, nato da genitori non coniugati, una quota della pensione di reversibilità identica a quella spettante al figlio che vi concorra insieme al genitore superstite, anziché della maggior quota del 70% spettante al minore che abbia perduto entrambi i genitori - il figlio superstite nato nel matrimonio, oltre alla propria quota del 20%, può contare anche sulla quota del 60% che spetta al coniuge superstite suo genitore; mentre il figlio superstite nato fuori dal matrimonio può contare solo sulla quota del 20% a lui direttamente attribuita. Decisione: inammissibilità.
Sentenza Corte Costituzionale 72/2022 - ETS e ODV
Norme del decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117 (Codice del Terzo settore) - Questione sollevata dal Consiglio di Stato - le linee guida dettate dalla norma censurata comportano l'esclusione degli Enti del Terzo Settore non aventi la struttura delle Organizzazioni di Volontariato dalle provvidenze contributive economiche per l’acquisto di autoambulanze e di beni strumentali da adibire all’attività istituzionale. Decisione: inammissibilità - non fondatezza.
Sentenza Corte Costituzionale 40/2022 - fondi contributivi
Norme del decreto-legge 28 ottobre 2020, n. 137 (Ulteriori misure urgenti in materia di tutela della salute, sostegno ai lavoratori e alle imprese, giustizia e sicurezza, connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19) - Ricorso promosso dalla Regione Campania - la norma statale che disciplina il Fondo unico per il sostegno delle associazioni e società sportive dilettantistiche da rilievo alla cessazione o alla riduzione dell’attività degli enti determinata da provvedimenti statali di sospensione delle attività sportive e non anche da quelli adottati dalle Regioni - istituzione di fondi contributivi in materie di competenza concorrente senza coinvolgimento delle regioni nella determinazione dei criteri - la misura di promozione dell’utilizzo della telemedicina presso le farmacie dei piccoli centri inciderebbe sulla competenza concorrente delle Regioni in materia di tutela della salute. Decisione: illegittimità- inammissibilità - non fondatezza.
Sentenza Corte Costituzionale 25/2022 - pensione di reversibilità
Norme della legge 1° dicembre 1970, n. 898 (Disciplina dei casi di scioglimento del matrimonio) e della legge 28 dicembre 2005, n. 263 (Interventi correttivi alle modifiche in materia processuale civile introdotte con il decreto-legge 14 marzo 2005, n. 35, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 maggio 2005, n. 80, nonché ulteriori modifiche al codice di procedura civile e alle relative disposizioni di attuazione, al regolamento di cui al regio decreto 17 agosto 1907, n. 642, al codice civile, alla legge 21 gennaio 1994, n. 53, e disposizioni in tema di diritto alla pensione di reversibilità del coniuge divorziato) - Ricorso promosso dalla Corte d’appello di Salerno - il Tribunale aveva rigettato la richiesta del coniuge divorziato superstite di determinare la quota di pensione di reversibilità e di trattamento di fine rapporto di sua spettanza, poiché il giudizio di divorzio era cessato in conseguenza della morte sopravvenuta in corso di causa dell'altro coniuge - al coniuge superstite era stato riconosciuto un assegna divorzile provvisorio, in attesa della definizione degli aspetti economici - il quadro normativo impugnato impedisce il riconoscimento del diritto alla pensione di reversibilità e alla quota di indennità di fine rapporto in mancanza della sentenza che accerta il diritto all’assegno di divorzio. Decisione: inammissibilità.
Sentenza Corte Costituzionale 213/2021 - sospensione procedure esecutive per Covid-19
Norme del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18 (Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19), convertito, con modificazioni, nella legge 24 aprile 2020, n. 27; del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 (Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19), convertito, con modificazioni, nella legge 17 luglio 2020, n. 77; del decreto-legge 31 dicembre 2020, n. 183, recante «Disposizioni urgenti in materia di termini legislativi, di realizzazione di collegamenti digitali, di esecuzione della decisione (UE, EURATOM) 2020/2053 del Consiglio, del 14 dicembre 2020, nonché in materia di recesso del Regno Unito dall’Unione europea», convertito, con modificazioni, nella legge 26 febbraio 2021, n. 21 - Ricorso promosso dal Tribunale ordinario di Trieste - tutela del diritto all’abitazione del conduttore in una situazione di particolare gravità, come l’emergenza pandemica da Covid-19 - rifiuto dell’ufficiale giudiziario di procedere all’esecuzione mediante notifica del preavviso di rilascio in situazioni di morosità non correlate sul piano causale alla pandemia - il legislatore ha operato un bilanciamento dei contrapposti interessi coinvolti, ritenendo prevalente, alla tutela del creditore, la necessità di garantire il mantenimento dell’ordine pubblico senza prevedere alcuna misura di compensazione in favore del locatore. Decisione: inammissibilità - non fondatezza.
Sentenza Corte Costituzionale 196/2021 - reddito di inclusione
Norme del del decreto legislativo 15 settembre 2017, n. 147 (Disposizioni per l’introduzione di una misura nazionale di contrasto alla povertà) - Ricorso promosso dal Tribunale ordinario di Brescia - Per il rilascio del reddito di inclusione occorre il possesso di un permesso di soggiorno di lungo periodo (residenza di almeno cinque anni), la cui titolarità presuppone un reddito minimo e la conoscenza della lingua italiana: la norma censurata finirebbe per escludere proprio gli stranieri maggiormente bisognosi - il reddito di inclusione non è una prestazione meramente assistenziale e generalizzata: vuole superare le criticità in cui è incorso il nucleo familiare già radicato sul territorio italiano, non creare il radicamento sociale dei nuclei familiari non radicati e versanti in difficoltà. Decisione: inammissibilità.
Sentenza Corte Costituzionale 145/2021 - finanza pubblica
Norme ella legge della Regione Toscana 6 luglio 2020, n. 51 (Legge di manutenzione dell’ordinamento regionale 2019) - Ricorso promosso dal Presidente del Consiglio dei ministri - Contenimento dei costi di funzionamento delle strutture regionali e sanitarie - coordinamento della finanza pubblica. Decisione: non fondatezza.
Sentenza Corte Costituzionale n. 132/2021 - formazione sanitaria
Norme della legge della Regione Veneto 14 aprile 2020, n. 10 (Attivazione da parte dell’Università degli studi di Padova del corso di laurea in medicina e chirurgia presso l’Azienda ULSS n. 2 Marca Trevigiana. Disposizioni in materia di finanziamento da parte della Regione del Veneto e ulteriori disposizioni) - Ricorso promosso dal Presidente del Consiglio dei ministri - la norma impugnata pone a carico del Fondo sanitario regionale l’intero costo del personale docente di un attivando corso di laurea magistrale in medicina e chirurgia, destinando all’integrazione dell’offerta formativa universitaria risorse di bilancio vincolate al finanziamento dei livelli essenziali di assistenza - l’attivazione del nuovo corso di laurea concorrerebbe all’aumento dell’offerta e della capacità formativa senza alcun coordinamento con le disposizioni statali che definiscono su base annuale il fabbisogno dei dirigenti medici - livelli essenziali di assistenza sanitaria - tutela della salute - leale collaborazione. Decisione: illegittimità - non fondatezza.
Sentenza Corte Costituzionale n. 118/2021 - recupero edilizio
Norme della legge della Regione Abruzzo 28 gennaio 2020, n. 3, recante «Disposizioni finanziarie per la redazione del bilancio di previsione finanziario 2020-2022 della Regione Abruzzo (Legge di stabilità regionale 2020)» - Ricorso promosso dal Presidente del Consiglio dei ministri - principi di ragionevolezza e di buon andamento dell’amministrazione - competenza legislativa statale esclusiva in materia di tutela dell’ambiente, dell’ecosistema e dei beni culturali - interventi di recupero anche su immobili sottoposti a tutela paesaggistica senza prevedere il rispetto del piano paesaggistico - regolarizzazione ex post di opere che al momento della loro realizzazione erano in contrasto con gli strumenti urbanistici ed edilizi comunali - pregiudizio della certezza del diritto e dell’affidamento di potenziali controinteressati - esclusione di chi abbia subito condanne per reati contro la persona dai benefici abitativi e di sostegno economico a coniugi separati o divorziati. Decisione: illegittimità - infondatezza - inammissibilità - cessazione materia del contendere.
Sentenza Corte Costituzionale n. 108/2021 - sostegni economici in favore dei comuni particolarmente colpiti dall’emergenza sanitaria
Norme del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 (Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19) - Ricorso della Regione Veneto - mancata ammissione al Fondo di 200 milioni di euro per l’anno 2020 dei Comuni dichiarati zona rossa, sulla base di provvedimenti statali o regionali, per almeno trenta giorni consecutivi - conflitto di attribuzione - disparità di trattamento tra le popolazioni locali maggiormente colpite dalla pandemia -l’esclusione dei Comuni ricadenti nelle “zone rosse” delle Province di Padova, Treviso e Venezia, che verserebbero nelle medesime condizioni degli enti inclusi tra i destinatari delle risorse del fondo, integrerebbe violazione dell’autonomia amministrativa e finanziaria, del principio autonomistico e del coordinamento imparziale delle competenze - onere di sufficiente motivazione della presunta violazione della ripartizione di competenze tra Stato e Regioni. Decisione: inammissibilità.
Sentenza Corte Costituzionale n. 106/2021 - stanziamenti di bilancio nulli
Norme della legge della Regione Abruzzo 28 gennaio 2020, n. 3 (Legge di stabilità regionale 2020) - Ricorso promosso dal Presidente del Consiglio dei ministri - oneri finanziari a carattere obbligatorio - rimborso oneri di urbanizzazione con stanziamenti nel relativo capitolo di bilancio pari a 0 - copertura degli oneri previsti per un solo esercizio, ma non per gli ulteriori esercizi compresi nel bilancio pluriennale - criteri volti a ridimensionare la reiterata prassi di copertura a posteriori delle spese, che si presta a comportamenti elusivi. Decisione: illegittimità - cessazione materia del contendere.
Sentenza Corte Costituzionale n. 90/2021 - contributi associazioni animaliste
Norme della legge della Regione Lazio 28 dicembre 2018 n. 13 (Legge di Stabilità regionale 2019) - Ricorso promosso dal Presidente del Consiglio dei Ministri - Codice terzo settore - associazioni animaliste - volontariato - finanziamenti pubblici - avvocatura regionale - valorizzazione professionale avvocatura- regole concorsuali pubbliche. Decisione: inammissibilità - infondatezza - cessazione materia del contendere.
Sentenza Corte Costituzionale n. 9/2021 – Assegnazione alloggi di edilizia residenziale pubblica
Norme della legge della Regione Abruzzo 31 ottobre 2019, n. 34 (Modifiche alla legge regionale 25 ottobre 1996, n. 96 'Norme per l’assegnazione e la gestione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica e per la determinazione dei relativi canoni di locazione' e ulteriori disposizioni normative) - Ricorso promosso dal Presidente del Consiglio dei ministri - Richiesta ai cittadini non appartenenti a Stati facenti parte dell'Unione europea di documentazione che attesti che tutti i componenti del nucleo familiare non possiedono alloggi adeguati nel Paese, di origine o di provenienza - esclusione di tale norma nei confronti dei cittadini di Paesi terzi qualora convenzioni internazionali dispongano diversamente o qualora le rappresentanze diplomatiche o consolari dichiarino l’impossibilità di acquisire tale documentazione nel paese di origine o di provenienza. Decisione: illegittimità - infondatezza