Giovani. Piano da 18 milioni per l’adolescenza passa in commissione Cultura: Pd approva azioni contro il bullismo e per l’orientamento

Silvia Prodi (Misto-Mdp) si astiene: “Testo teorico”. Sassi (Misto): “Manca elaborazione dati”: L’assessore Gualmini al dem Boschini: no azioni ad hoc per stranieri ma trasversali per “non ghettizzare”

25/10/2018 13:44

Un piano di più di 18 milioni di euro a sostegno alle politiche per l’adolescenza in Emilia-Romagna per il 2018-2020. La commissione Cultura con il sì di Pd e l’astensione di Misto-Mdp, Forza Italia,Lega Nord e Movimento 5 stelle ha votato positivamente anche gli emendamenti al documento presentato dall’assessore alle Politiche sociali e vicepresidente regionale, Elisabetta Gualmini. Il piano, ha spiegato Gualmini, si articola in quattro punti: le azioni della Regione in questi anni, la governance ovvero i soggetti coinvolti e le politiche- che verranno intraprese nei prossimi due anni- di contrasto a fenomeni come bullismo, cyberbullismo e tutte le forme di dipendenza e di sostegno a sport, creatività ed orientamento. Le risorse ammontano a quasi 19 milioni di euro- contro gli 11 dello scorso biennio- e comprendono un bando specifico da 3 milioni per gli adolescenti, 6 milioni per il finanziamento dei centri estivi, 6 per un bando cogestito con l’assessorato Scuola, Formazione, Lavoro per gli sportelli scolastici, 3 milioni per il servizio civile per minorenni e 200 mila euro per progetti di formazione dedicati a genitori e famiglie. Gli adolescenti che verranno coinvolti – e che ricoprono la fascia dagli 11 ai 24 anni – sono circa 550 mila. Le azioni si concentrano intorno a tre assi: l’ascolto, la cittadinanza attiva e la cura.

Soddisfatta Katia Tarasconi (Pd), relatrice di maggioranza del pdl (relatrice di opposizione sarà invece Raffaella Sensoli del M5s), soprattutto per l’emendamento che introduce e finanzia percorsi di formazione per genitori con il sostegno dei centri per le famiglie. Silvia Prodi (Misto-Mdp) si dichiara invece preoccupata per la figura di adolescente che emerge da questo piano. “Mi sembra un testo molto teorico, si fa fatica a calarlo nella realtà”. La consigliera fa anche un appello per attivare più sportelli di sostegno psicologico nelle scuole medie, “lasciate allo sbando” rispetto a quelle superiori. “Apprezzo le azioni legate alla lotta contro bullismo e dipendenze, ma non schiacciamo l’adolescenza unicamente sul disagio”, aggiunge Valentina Ravaioli (Pd) che chiede di incentivare più azioni educative sulla legalità e progetti di cittadinanza attiva. “Sono convinta che il sostegno ai genitori possa essere uno strumento importante contro bullismo e cyberbullismo”, spiega Francesca Marchetti (Pd) che sottolinea come nel piano venga posta attenzione anche a fenomeni come la solitudine e le nuove patologie. Tra le azioni previste la consigliera pone in particolare l’accento su quello di promozione della creatività e del tempo libero che può essere “un’opportunità” per i giovani.

Gianluca Sassi (Misto) lamenta invece la mancanza di studi che indichino chiaramente come sono stati elaborati dati e informazioni del piano. Gualmini spiega che verrà allegata al documento anche la pubblicazione di riferimento con statistiche e mappatura dei bisogni. Soddisfatto Giuseppe Boschini (Pd) soprattutto per la parte che riguarda le politiche di orientamento. “Ma -aggiunge il dem – è importante che la programmazione sia intersettoriale”. Secondo il consigliere sarebbe anche doveroso indicare “l’estensione delle politiche; nelle azioni manca il tasso di copertura sui target e questo va poi ad incidere successivamente su incisività e visibilità”. Boschini chiede anche se sia una scelta quella di non dedicare azioni ad hoc per stranieri, che rappresentano circa il 14 per cento degli adolescenti in Emilia-Romagna. Gualmini conferma che la volontà è quella di “non ghettizzare” ed offrire azioni trasversali.

(Francesca Mezzadri)

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