Welfare. Marchetti (Ln): “Rivedere il rapporto numerico educatori-bambini ai nidi”/ foto

Parere positivo della commissione Cultura alla direttiva sui requisiti strutturali e organizzativi dei servizi educativi per la prima infanzia e alla disciplina dei servizi ricreativi e delle iniziative di conciliazione

12/10/2017 12:05

La commissione Cultura, scuola, formazione, lavoro, sport e legalità, presieduta da Giuseppe Paruolo, ha espresso parere positivo alla direttiva sui requisiti strutturali e organizzativi dei servizi educativi per la prima infanzia e alla relativa procedura, nonché alla disciplina dei servizi ricreativi e delle iniziative di conciliazione, in attuazione alla nuova legge regionale in materia, la numero 19 del 2016. Il sì è arrivato da Pd e Misto-Mdp, astenuti invece Ln, Si, Fi e Fdi-An.

Le nuove direttive, rispetto alla precedente disciplina del 2012, ha riferito in commissione la Giunta, esplicitano in modo più chiaro alcuni temi: è stabilito l’obbligo di richiedere il certificato del casellario giudiziale per chi opera a diretto contatto coi bambini, viene, inoltre, fatta chiarezze sui titoli di studio idonei per operare nei servizi educativi, mentre, sul tema prevenzione, è richiesto un piano finalizzato alla prevenzione, valutazione e gestione del rischio stress lavoro correlato che indichi sinteticamente il processo che verrà attivato e gli strumenti utilizzati per la valutazione del rischio e descriva le azioni che verranno messe in atto per il miglioramento del benessere organizzativo del personale, infine, relativamente alla questione flessibilità, è previsto che le sezioni possano essere articolate per fasce di età omogenee o eterogenee, sulla base di specifici progetti educativi.

Daniele Marchetti (Ln) ha manifestato approvazione per l’inserimento nella delibera del tema stress da lavoro correlato, “una nostra proposta”. E ha chiesto di “rivedere il rapporto numerico educatori-bambini ai nidi, in particolare nella fascia 3-12 mesi”, per “la complicata gestione dei più piccoli”. Occorrono, ha concluso, “più operatori”.

A quest’ultima sollecitazione la Giunta ha risposto che “l’Emilia-Romagna è tra le regioni che hanno più operatori in rapporto al numero di bambini”. Gli operatori, è poi stato specificato, “sono comunque affiancati da personale ausiliario”.

(Cristian Casali)

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