Minori. Comitato Regioni Ue unanime con Saliera su valore servizi infanzia Emilia-Romagna

Riconosciuta natura educativa e non solo assistenziale dell’esperienza regionale. La presidente: “Portiamo verso l’alto le politiche sociali per conciliare lavoro e famiglia”

01/12/2017 11:11

Standard minimi comuni per gli Stati dell’Ue in materia di conciliazione tra lavoro e famiglia, anche introducendo a livello comunitario la figura del “genitore sociale”. Ovvero chi, famigliare o meno, si prende cura di un minore.

A chiederlo è il Comitato delle Regioni, il massimo organismo delle Regioni dell’Unione europea, che ha approvato proposte avanzate in tal senso da una nutrita pattuglia di delegati, tra cui Simonetta Saliera, Presidente dell’Assemblea legislativa regionale dell’Emilia-Romagna. Proprio a firma Saliera l’unica proposta approvata all’unanimità dal Cdr e che riconosce il valore educativo e non solo di assistenza dei servizi per l’infanzia. Il Comitato delle Regioni chiede congedi retribuiti per l’assistenza a persone non autosufficienti, anziani e con disabilità; stessi diritti anche ai lavoratori autonomi o con contratti atipici; forte impegno per l’uguaglianza di genere, per ridurre le diseguaglianze salariali tra donne e uomini e migliorare l’offerta dei servizi di formazione, assistenza e cura per bambini e anziani.

“Dobbiamo fare in modo che gli Stati dell’Unione europea uniformino ‘verso l’alto’ le scelte di politiche sociali in materia di conciliazione tra i tempi di lavoro e di vita”, spiega Saliera. “Abbiamo specificato che i servizi per l’infanzia devono avere forte valenza educativa riportando l’esperienza emiliano-romagnola come un buon esempio conosciuto ed esportato in diversi Paesi. Infatti, nella nostra tradizione asili e scuole sono luoghi non solo per risolvere il problema del badantato dei bambini affinché i genitori possano lavorare tranquilli, ma soprattutto luoghi con personale formato alla crescita educativa e comunitaria dei futuri adulti”.

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