Parità. Mori (Pd) a Giunta: anche premio su buone pratiche di genere nei bandi su responsabilità sociale imprese

Risoluzione della presidente della commissione “Diritti delle persone” per coinvolgere l’organismo nella valutazione dei progetti Gender equality and diversity previsti dalla legge 6 del 2014

14/07/2017 15:22

La Giunta “integri l’attuale bando e quelli futuri” indetti per il riconoscimento delle imprese virtuose nell’ambito della responsabilità sociale d’impresa con il premio speciale di cui all’art. 30 della legge regionale n. 6/2014, che prevede l’istituzione di un riconoscimento annuale con l’assegnazione dell’etichetta Ged (Gender Equality and Diversity Label- Etichetta di diversità e parità di genere) “alla migliore buona pratica delle realtà che si siano distinte per l’impegno a promuovere all’interno della propria struttura e organizzazione azioni positive per le pari opportunità”. E’ quanto sollecita una risoluzione presentata da Roberta Mori (Pd) che invita “l’Assemblea legislativa a collaborare all’istituzione del premio” coinvolgendo, “nella predisposizione dei criteri di selezione e nella successiva valutazione dei progetti, la Commissione assembleare per la parità e i diritti delle persone”.

 

Mori ricorda che “le donne continuano ad essere le principali caregivers dei bambini e dei familiari a carico con un numero sproporzionato di donne che lavora a tempo parziale rispetto agli uomini, con rilevanti ripercussioni negative in termini economici e finanziari, compresi salari e pensioni”. Il contratto part-time “è uno strumento largamente utilizzato in Europa, soprattutto nei Paesi del Nord, ma non può diventare una scelta obbligata auto segregante”.

(Marco Sacchetti)

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