Parità. Roberta Mori: La democrazia paritaria non è affare delle donne, ma un indicatore di qualità, uguaglianza e civiltà

La coordinatrice nazionale degli Organismi di pari opportunità regionali e presidente della commissione dell’Emilia-Romagna per la Parità e i Diritti delle persone presenzia alla Conferenza delle presidenti degli Organismi di pari opportunità regionali che si sta svolgendo a Potenza

16/06/2017 15:30

“Il tema della democrazia paritaria non è affare delle donne ma dell’intera società”.

Lo dichiara Roberta Mori, coordinatrice nazionale degli Organismi di pari opportunità regionali e presidente della commissione assembleare dell’Emilia-Romagna per la Parità e i Diritti delle persone, alla Conferenza delle presidenti degli Organismi di pari opportunità regionali che si sta svolgendo a Potenza, nell’Aula del Consiglio regionale della Basilicata.

“E’ indispensabile fare rete, promuovere alleanze, mescolare le buone prassi, condividere le esperienze, – rileva Mori – la Costituzione e la normativa nazionale, infatti, consegnano alle Regioni l’obbligo di adeguare le proprie leggi elettorali. Un obbligo che non può essere ignorato: l’introduzione di correttivi paritari, siano essi liste paritarie o la doppia preferenza di genere, non è più rinviabile. La democrazia non può attendere. Le donne neppure”.

Mori, a questo proposito, fa riferimento alla legge dell’Emilia-Romagna 6/2014, “Legge quadro per la parità e la discriminazione di genere”, che prevede, all’articolo 4, la ‘Rappresentanza paritaria nel sistema elettorale”, e alla successiva legge elettorale, la 21/2014, che ha introdotto la parità di genere fra uomo e donna nelle preferenze nelle liste circoscrizionali e il criterio della doppia preferenza di genere, nel senso che quando un elettore esprime due preferenze, queste devono riferirsi  a candidati di genere diverso.

Tra gli obiettivi della Conferenza, infatti, quello di “condividere politiche attive per il riconoscimento del valore della differenza”, evidenzia Angela Blasi, presidente della commissione regionale Pari opportunità della Basilicata, che lamenta la “sottorappresentanza politica delle donne che deriva da un modello culturale ormai desueto”.

Mori assicura quindi il “pieno sostegno” alle rappresentanti di questa Regione “nella battaglia per una legge elettorale con la doppia preferenza di genere”, ma ricorda anche “la proposta, avanzata dalla Conferenza nazionale che riunisce tutte le presidenti nazionali, di una legge dello Stato che renda incisiva e permanente la collaborazione fra tutti gli organismi di parità e la Conferenza delle Regioni”.  

(Antonella Celletti)

 

« Torna all'archivio
Albo delle associazioni

Accedi all'albo delle associazioni che possono partecipare alle attività di consultazione delle Commissioni.

Maggiori informazioni sono reperibili alla pagina Albo delle associazioni.

img