Parità. Legge quadro in commissione. “Donne protagoniste nel lavoro: tasso di occupazione regionale tra i più alti d’Italia”/ foto

Clausola valutativa della legge 6 del 2014 in commissione Parità. Per quanto riguarda le violenze, continua la tendenza delle straniere che si rivolgono ai centri. Protocollo di intesa per combattere stereotipi nella comunicazione

03/10/2018 17:58

La tutela dell’immagine della donna sui media, la lotta agli stereotipi. E la vicinanza, l’aiuto e il sostegno alle donne che hanno subìto una violenza. In commissione Parità, presieduta da Roberta Mori, è stata illustrata la clausola valutativa la legge quadro per la parità e contro le discriminazioni di genere.

I numeri racchiusi dentro la legge quadro mostrano una realtà difficile da accettare: oltre il 30 per cento delle donne in Emilia-Romagna ha subìto una violenza fisica o sessuale. Fondamentale, quindi, il lavoro dei centri anti violenza: il numero delle donne accolte nel triennio è aumentato (+53 nel biennio 2014-2015 e +79 tra il 2015 e il 2016) e continua la tendenza che vede le donne straniere costituire più di un terzo di tutte coloro che chiedono aiuto ai centri nella nostra regione.

C’è anche l’altra metà della medaglia: l’uomo che commette violenza sulle donne. Esistono centri anche per loro. Ad oggi sono 54 gli uomini presi in carico e al 31 dicembre 2017 erano 14 quelli che avevano avviato un percorso. Almeno l’80 per cento delle persone incontrate è padre.

Altro capitolo importante dentro la legge quadro riguarda l’occupazione femminile. L’Emilia-Romagna si caratterizza per un livello di occupazione femminile tra i più alti rispetto alla situazione italiana. C’è stata una ripresa del tasso di occupazione: dal 59,2 per cento del secondo trimestre del 2015 si è arrivati al 62,5 per cento del secondo trimestre del 2017. Si è ampliata la quota di donne che svolge libera professione: in Emilia-Romagna sono più di 130 mila gli iscritti a ordini o albi, di questi il 44 percento sono donne e il 30% ha meno di 40 anni. Il livello di povertà della donna è di molto inferiore rispetto a quello nazionale: se in Italia la percentuale è del 20 per cento, in Emilia-Romagna si ferma all’11%.

La legge quadro dichiara guerra anche alla comunicazioni sui mass media riguardo alle donne. Per questo la Regione ha sottoscritto un protocollo di intesa con le università, l’Ordine dei giornalisti, la Scuola di giornalismo di Bologna, la Federazione della stampa e le associazioni per una comunicazione responsabile e che non si rivolga alle donne utilizzando gli stereotipi.

(Margherita Giacchi)

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