Sanità. Proposta bipartisan sulla prevenzione: 35 i firmatari di tutti i gruppi assembleari/ foto

Primo progetto di legge in Italia ad affrontare, in modo organico, il tema della prevenzione. Previsto uno stanziamento di 3,5 milioni sul fondo sanitario regionale

23/10/2018 14:32

Progetto di legge bipartisan sulla prevenzione rapportata alla promozione della salute e del benessere, primo progetto di legge in Italia ad affrontare in modo organico questi temi. Il provvedimento, risultato di un prolungato lavoro da parte dei diversi componenti della commissione Politiche per la salute e politiche sociali, vede come primo firmatario lo stesso presidente Paolo Zoffoli, è stato sottoscritto anche da Giuseppe Boschini (nominato in commissione relatore di maggioranza del pdl), Paolo Calvano, Giuseppe Paruolo, Roberto Poli, Ottavia Soncini, Alessandro Cardinali, Gian Luigi Molinari, Valentina Ravaioli, Giorgio Pruccoli, Luca Sabattini, Massimo Iotti, Mirco Bagnari, Manuela Rontini, Antonio Mumolo, Luciana Serri, Fabrizio Benati, Enrico Campedelli, Nadia Rossi, Katia Tarasconi, Stefano Caliandro e Lia Montalti del Partito democratico; Daniele Marchetti, Andrea Liverani, Stefano Bargi e Alan Fabbri della Lega nord; Raffaella Sensoli del Movimento 5 stelle; Igor Taruffi e Yuri Torri di Sinistra italiana; Gian Luca Sassi del Misto; Silvia Prodi del Misto-Mdp; Piergiovanni Alleva di AltraER; Giancarlo Tagliaferri di Fratelli d’Italia; Andrea Galli di Forza Italia e Michele Facci del Misto-Mns. Nella prossima seduta di commissione è programmata la nomina del relatore di minoranza.

Per dare attuazione alle finalità della legge è in previsione uno stanziamento aggiuntivo, da 3,5 milioni di euro, sul fondo sanitario regionale.

Studi scientifici, convenzioni e documenti internazionali, così come studi e progetti nazionali, si legge nella relazione della proposta di legge, “hanno evidenziato che stili di vita sani, adeguate pratiche di screening e, soprattutto, una più ampia informazione e una crescita della cultura nella popolazione consentono di ridurre in modo significativo il carico delle malattie evitabili, di prolungare l’aspettativa di vita e il numero di anni vissuti in salute”. Si tratta di agire, prosegue il documento, “sui ‘determinanti di salute’ di tipo ambientale, sociale, culturale, comportamentale, che nel corso degli anni possono incidere profondamente sul benessere fisico e mentale delle persone e sulla salute complessiva di una comunità”. Per un paese e una regione la cui popolazione continua a prolungare l’attesa di vita e quindi a invecchiare, si sottolinea, “è essenziale pertanto investire non solo sulla qualità del sistema sanitario, ma anche sulle politiche di prevenzione primaria e di promozione della salute, attraverso strumenti che passano essenzialmente dalla sensibilizzazione, dall’informazione, dall’azione nella scuola, nei luoghi di lavoro e di vita quotidiana e che devono rivolgersi all’intera popolazione, anche col fondamentale contributo della medicina di base”.

La Regione, in base al disegno di legge, “programmerà queste azioni per la prevenzione definendo una Strategia regionale per la promozione della salute e la prevenzione (Srp) e continuando a predisporre, come già oggi, un Piano regionale della prevenzione (Prp), con carattere operativo”. Altri articoli, si evidenzia poi nell’atto, “sono dedicati a tematiche specifiche, come la prevenzione delle conseguenze delle malattie del sistema cardiovascolare e della morte cardiaca improvvisa (con l’obiettivo, fra l’altro, di rendere l’Emilia-Romagna la prima regione interamente ‘territorio cardioprotetto’), del diabete, delle dipendenze (anche delle nuove dipendenze tecnologiche), delle patologie oncologiche, fino alla promozione della sicurezza del bambino, del benessere psicofisico e della salute mentale, con attenzione specifica alle azioni rivolte alla comunicazione sociale e alla formazione diffusa della popolazione”.

L’obiettivo è quello di concludere l’iter approvativo della legge, con il voto in Assemblea legislativa, prima della fine dell’anno, in modo da assicurarne l’entrata in vigore già a gennaio 2019. È stata programmata, per il prossimo 5 novembre, un’udienza conoscitiva sul provvedimento, con il coinvolgimento delle diverse realtà territoriali interessate.

(Cristian Casali)

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