Diritti. Paruolo e altri 19 Pd: Colpire la domanda di prestazioni sessuali a pagamento

Modello nordico contro tratta di esseri umani ancora allo stadio nazionale di progetto di legge. “Giunta intervenga sul governo anche sui progetti di sostegno alle vittime come ‘Oltre la Strada’ in Emilia-Romagna”

29/11/2017 16:18

La Giunta promuova e sostenga, anche nelle sedi nazionali opportune, interventi normativi volti a contrastare lo sfruttamento della prostituzione e a sostenere le vittime del traffico di esseri umani, scoraggiando soprattutto la domanda di prestazioni sessuali a pagamento. E’ quanto chiedono con una risoluzione i consiglieri del Partito democratico, con Giuseppe Paruolo primo firmatario con altri 19 colleghi di gruppo.

Nell’atto si legge che il Piano nazionale d’azione contro la tratta e il grave sfruttamento 2016-2018, che recepisce la Direttiva europea 2011/36, prevede “attività volte a scoraggiare la domanda di servizi offerti dalle vittime della tratta”. Alcuni paesi del nord Europa (Svezia, Islanda, Norvegia) e la Francia hanno già introdotto il reato di acquisto di servizi sessuali intervenendo direttamente sulla domanda, ma in Italia l’adozione del così detto ‘modello nordico’ è ancora allo stadio di progetto di legge.

Paruolo e i colleghi dem spiegano che l’Emilia-Romagna “promuove e coordina dal 1996 il progetto ‘Oltre la Strada’” che ha il fine di accompagnare le vittime della tratta in percorsi di riabilitazione. Questo progetto, per la cui realizzazione è fondamentale il contributo di Ong, associazionismo sociale e la partecipazione di numerose amministrazioni locali, ha ricevuto un finanziamento dal Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Alla Giunta è quindi chiesto di intercedere presso il governo centrale affinché venga assicurato anche in futuro un adeguato finanziamento a progetti di questo tipo; viene inoltre chiesto di “promuovere una maggiore sinergia tra gli attori coinvolti nella tutela e protezione delle vittime della tratta”, in particolare minori stranieri non accompagnati e richiedenti asilo.

(Riccardo Querciagrossa)

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