Infanzia. Accesso ai nidi, progetto di legge Lega per favorire i residenti storici. Per il Pd è un errore/foto

Respinto progetto di legge della Lega sull’accesso ai nidi. Rancan-Marchetti (Ln): “Giusto favorire chi ha un legame storico con il territorio”; Zappaterra-Marchetti (Pd): “Approccio discriminatorio pericoloso”

18/04/2017 15:53

“Favorire l’accesso ai nidi a chi risiede o lavora in regione da almeno dieci anni”. È l’obiettivo di un progetto di legge presentato dal gruppo della Lega nord, primo firmatario Daniele Marchetti.

La commissione Politiche per la salute e politiche sociali, presieduta da Paolo Zoffoli, in sede consultiva, ha espresso parere negativo al provvedimento: no di Pd e Mdp-gruppo misto, astensione del M5s, voto favorevole Ln e Fdi-An.

Chiediamo, ha spiegato Matteo Rancan (Ln) “di modificare alcune disposizioni contenute nella legge regionale sui servizi educativi per la prima infanzia in modo da favorire l’accesso ai nidi per i figli di chi risiede o svolge attività lavorativa in Emilia-Romagna da almeno dieci anni, individuando corsie preferenziali per chi ha un legame storico con il territorio regionale”.

Precedenza quindi, gli ha fatto eco Daniele Marchetti (Ln) “ai figli di cittadini che risiedono sul nostro territorio da più tempo”. A Bologna, ha poi evidenziato, “ogni anno circa 1.000 bambini vengono esclusi dal nido, per il 78% figli di nostri cittadini”. Gli asili nido, ha concluso, “sono stati realizzati anche grazie alle tasse pagate negli anni da questi cittadini”.

La legge sui servizi educativi, ha invece dichiarato Marcella Zappaterra (Pd), “è stata approvata nel 2016, dopo un percorso articolato e condiviso che ha coinvolto tutti i soggetti interessati; in questi mesi non sono sorti elementi di novità e, quindi, non c’è la necessità di prevedere modifiche”. Siamo contrari, ha poi sottolineato, “a prevedere sbarramenti per quei bambini che risiedono da pochi anni nella nostra regione, il servizio educativo è un diritto del bambino in quanto persona”. A nostro giudizio, ha concluso, “l’approccio discriminatorio della Lega è pericoloso”.

Per Francesca Marchetti (Pd), concorde con Zappaterra, “l’accesso a un servizio fondamentale deve essere universale”. Un trattamento diverso, ha rimarcato, “deve discendere da condizioni particolari che lo giustifichino”. La consigliera ha inoltre invitato Daniele Marchetti a fare un approfondimento sulla situazione nidi a Bologna: “Non è vero che ci sono file chilometriche”.

(Cristian Casali)

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