Sanità. Programma autismo: più assistiti e nuove assunzioni. Per Zappaterra (Pd) “Passi in avanti”/foto

Marchetti (Ln) ha chiesto il coinvolgimento delle associazioni durante tutto il percorso di attuazione del Programma autismo (Pria), anche Sensoli (M5s) ha posto l’accento su associazioni e famiglie

14/02/2017 13:35

“Nel 2010 erano 1.458 i minorenni con disturbi dello spetto autistico seguiti dal sistema sanitario regionale, nel 2016 (dati al 31 dicembre) sono passati a 2.836 (293 in più nel solo 2016). Un incremento costante dovuto all’avanzamento delle capacità diagnostiche. Per fare fronte ai nuovi bisogni le Aziende hanno implementato il personale: 19 professionisti in più tempo pieno e ulteriori 19 a tempo parziale (entro la fine del 2017 sono in previsione nuove assunzioni anche a Reggio Emilia)”. Questi i dati presentati dalla Giunta in commissione Politiche per la salute e politiche sociali, presieduta da Paolo Zoffoli, sull’avanzamento del programma regionale integrato per l’assistenza territoriale delle persone con disturbo dello spettro autistico (Pria 2016-2018).

Siamo riusciti, hanno poi riferito i tecnici, per i casi più gravi, a garantire le quattro ore di assistenza; prosegue, inoltre, il programma di formazione rivolto agli educatori, anche nelle scuole, e la collaborazione con le associazioni. In Emilia-Romagna sono 15 le strutture residenziali che accolgono minorenni con il problema dello spetrto autistico più una fuori regione, mentre 27 sono quelle semiresidenziali, due fuori regione. Le strutture residenziali che ospitano adulti sono invece 49, sei fuori regione, 109 quelle semiresidenziali, una fuori regione”. Relativamente al progetto ausili informatici, hanno evidenziato, “il centro di Bologna ha le competenze specifiche per fornire supporti a persone autistiche con disabilità intellettiva, l’obbiettivo è estendere la rete a livello regionale”. In questo anno, hanno concluso i funzionari, “è stato costituito il comitato operativo, con tutte le Aziende presenti, il gruppo di pilotaggio, degli hub e il comitato scientifico, che si occupa del nuovo protocollo diagnostico”.

Daniele Marchetti (Ln) ha chiesto “il coinvolgimento delle associazioni durante tutto il percorso di attuazione del Pria, per comprendere l’efficacia o meno delle azioni messe in campo”. Il consigliere ha proposto anche una prossima audizione in commissione con le stesse associazioni.

“Sono importanti i feedback- ha ribadito Raffaella Sensoli (M5s)– di associazioni e famiglie. Questa patologia coinvolge le famiglie a 360 gradi, che devono essere supportate anche nel passaggio del soggetto autistico dall’età infantile all’età adulta”. Abbiamo presentato, ha aggiunto la consigliera, “un progetto di legge per assicurare l’assistenza a minori e adulti autistici”. Dobbiamo rilevare, ha poi concluso, “che nei nuovi Lea non sono programmati ulteriori fondi per l’autismo”.

“A un anno dall’approvazione del piano triennale- ha rilevato Marcella Zappaterra (Pd)– possiamo parlare di passi in avanti, le associazioni testimoniano che è aumentata la sensibilità sul problema, abbiamo imboccato la strada giusta”. La consigliera ha poi chiesto alla commissione di prevedere una valutazione annuale sull’attuazione del Pria.

Paolo Zoffoli ha aperto alle richieste sia di Marchetti sia di Zappaterra sui due appuntamenti proposti alla commissione. Il presidente ha inoltre sollecitato l’impegno della Giunta per il reperimento di ulteriori risorse rivolte specificatamente al problema autismo.

Erano presenti alla seduta di commissione anche i rappresentanti degli hub di Bologna, Rimini e Reggio Emilia.

(Cristian Casali)

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