Sanità. Procreazione assistita, Pd-Mdp-Si: tutelare le coppie che stanno effettuando trattamenti/ foto

Non penalizzare le coppie che stanno effettuando trattamenti di procreazione medicalmente assistita. La commissione Politiche per la salute e politiche sociali, presieduta da Paolo Zoffoli, ha approvato in mattinata una risoluzione targata Pd, Misto-Mdp e Si (primo firmatario Mirco Bagnari del Partito democratico) per chiedere alla Giunta regionale di “sollecitare il Governo ad adottare quanto prima il decreto sulle tariffe di specialistica ambulatoriale per rendere operativi i nuovi Livelli essenziali di assistenza (Lea)”. Sì da Pd e Misto-Mdp, astensione di Ln e M5s.

Dallo scorso dicembre, ha spiegato in commissione lo stesso Bagnari, non sono più a carico del servizio sanitario nazionale i trattamenti che coinvolgono quelle coppie che hanno già eseguito tre cicli e quelle nelle quali la donna ha 43 o più anni, con la conseguente sospensione del percorso. Con l’introduzione dei nuovi Lea, ha evidenziato il consigliere, è invece previsto l’aumento del limite d’età da 43 a 46 anni per le donne che intendono accedere al trattamento e l’aumento da 3 a 6 del numero massimo di cicli effettuabili nelle strutture sanitarie pubbliche. Tuttavia, ha rimarcato, l’entrata in vigore delle disposizioni in materia di assistenza specialistica ambulatoriale è subordinata alla pubblicazione della definizione delle tariffe massime delle prestazioni (decreti attuativi).

Oltre a Bagnari hanno sottoscritto la risoluzione i consiglieri Luciana Serri, Enrico Campedelli, Marcella Zappaterra, Lia Montalti, Barbara Lori, Paolo Calvano, Massimo Iotti, Roberta Mori, Antonio Mumolo, Roberto Poli, Stefano Caliandro, Nadia Rossi, Francesca Marchetti, Paolo Zoffoli (Pd), Silvia Prodi (Misto-Mdp) e Yuri Torri (Si).

(Cristian Casali)

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