Welfare. Le coop sociali non conoscono crisi: crescono addetti e fatturato

Mumolo (Pd): relazione utile per inizio lavori commissione coop spurie. Prodi (Misto-Mdp): tenere alta l’attenzione sulla qualità dei servizi

03/04/2018 15:34

La cooperazione sociale in Emilia-Romagna non conosce crisi: nel triennio 2014-2016 crescono fatturato (più 6,2 per cento nel 2016 rispetto al 2015) e lavoratori (più 4,8 per cento nello stesso periodo). I dati, forniti dal centro studi regionale di Unioncamere, sono stati illustrati dalla vicepresidente della Regione, Elisabetta Gualmini, durante il dibattito in commissione politiche per la Salute e sociali (presieduta da Paolo Zoffoli) sulla clausola valutativa della legge (la verifica dell’efficacia del provvedimento, ndr) per la promozione e lo sviluppo della cooperazione sociale (legge regionale 12/2014). Numeri che saranno “utili per il lavoro della commissione sulle cooperative spurie”, ha sottolineato Antonio Mumolo del Partito democratico, ma che devono far alzare “l’attenzione dell’Ente pubblico sulla qualità dei servizi offerti dai privati- ha invece rimarcato Silvia Prodi del gruppo misto-Mdp– tenendo sotto controllo la formazione degli operatori e dialogando sempre più con chi di quei servizi ne è fruitore”.

I dati del 2016. Le cooperative sociali in Emilia-Romagna sono 762 (sesta regione a livello nazionale) e hanno un fatturato complessivo di 1.935.155 euro (Emilia-Romagna seconda in Italia dietro alla Lombardia). Complessivamente gli addetti impiegati sono 51.116, secondi per numero a quelli in Lombardia (82.379).

Il territorio che ospita più cooperative sociali è quello di Bologna (143), seguono Forlì-Cesena (98), Modena (96), Reggio Emilia (94), Parma (90), Rimini (78), Ravenna (58), Ferrara (54) e Piacenza (51).

Bologna è anche la provincia con più lavoratori (11.129), davanti a Forlì-Cesena (7.761), Reggio Emilia (7.611), Parma (7.252), Modena (6.086), Ravenna (3.859), Rimini (3.031), Ferrara (2.706) e Piacenza (1.681).

Per quanto riguarda il fatturato a guidare la classifica regionale c’è sempre Bologna (388.999 euro) poi Forlì-Cesena (318.464 euro), Reggio Emilia (300.334 euro), Parma (238.823 euro), Modena (213.767 euro), Ravenna (188.324 euro),  Rimini (140.585 euro), Ferrara (87.237) e Piacenza (58.623).

(Andrea Perini)

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