Trasporti. Sul “patto” di Donini plauso da Pd e Mdp, più fredde le opposizioni

Un mld di investimenti e digitalizzazione i cardini del documento. Iotti (Pd): patto di sostanza; Delmonte (Ln): integrazione ferro-gomma non sempre positiva; dubbi M5s su statalizzazione linee, Seta e riassetto agenzie

01/12/2017 14:49

Presentato il nuovo patto per il trasporto pubblico regionale: Partito democratico e Gruppo Misto-Mdp plaudono alle misure espansive contenute nel documento presentato dall’assessore Raffaele Donini mentre le opposizioni restano dubbiose. E i motivi che destano perplessità riguardano la situazione di Seta, nel modenese, quella del servizio metropolitano a Bologna, in particolare per la tratta Bologna-Portomaggiore, sulla fusione delle Agenzie di trasporto bus e sulla statalizzazione delle reti ferroviarie.

“Per la prima volta- ha esordito Donini- il patto per il trasporto pubblico non taglierà risorse ma sarà espansivo”. Un miliardo di euro verrà speso da qui al 2019 per 75 nuovi treni elettrici e 600 autobus, la carta dell’abbonamento si trasformerà in borsellino elettronico, con la possibilità di acquistare i biglietti per i treni Tper su internet e l’inserimento dei pos sui bus. Sulla gestione delle infrastrutture, ha poi spiegato ancora l’assessore verranno, per così dire, statalizzate alcune tratte di rilevanza nazionale: la Parma-Suzzara-Ferrara, la Bologna-Portomaggiore, la Reggio Emilia-Sassuolo, Caselecchio-Vignola, Reggio Emilia-Guastalla. Chi acquisterà un abbonamento mensile o annuale del treno potrà girare gratuitamente negli autobus delle città capoluogo. Per quanto riguarda le agenzie locali per la mobilità, dal 2019 nasceranno quattro agenzie di bacino: si uniranno quelle di Bologna e Ferrara, quelle di Parma e Piacenza e quelle di Modena e Reggio che andranno ad aggiungersi a quella della Romagna, “unica che attualmente rispetta la legge regionale”.

“E’ un impegno concreto- ha esordito Massimo Iotti del Partito democratico– portato avanti con fondi regionali. La statalizzazione è un strategia obbligata per rendere competitive le linee e far risparmiare risorse”. E sulle nuove agenzie ha aggiunto: “I risultati si ottengono anche andando a innovare i modelli di gestione”. Poi rivolto alle opposizioni ha commentato: “C’è un tentativo di sminuire un patto concreto e innovativo”.

I dubbi sono stati sollevati per primo da Gabriele Delmonte della Lega nord che ha concentrato la sua attenzione sul passaggio delle linee allo Stato “che potrebbe rallentare le operazioni di ripristino in caso di guasti” e sulla virata verso l’integrazione gomma-ferro: “Prendo l’esempio di Montecchio Emilia. Prima prendendo un autobus si arrivava dall’altra parte della provincia. Ora servono tre bus e un treno. Totale viaggio: oltre due ore per coprire 25 chilometri”. E sulla rivoluzione digitale ha aggiunto: “Non parlerei di rivoluzione quando mettiamo in mano un tessera al cliente. Oggi ci sono sistemi molto più avanzati”.

La presidente Manuela Rontini ha invece ricordato all’assessore il “principio della premialità per chi segue le regole regionali”, in riferimento all’Agenzia della Romagna. Silvia Prodi, del Gruppo Misto-Mdp, ha sottolineato come il “piano sia di grande impatto”.

Mentre è stata Silvia Piccinini del Movimento 5 stelle a criticare “l’utilizzo di autobus ibridi solo per andare a Fico” e a chiedere lumi sulla “Bologna-Portomaggiore per cui sarà impossibile, nel tratto che verrà interrato, creare il doppio binario”. A lei hanno fatto eco i colleghi di gruppo Andrea Bertani Giulia Gibertoni. Il primo focalizzando l’attenzione sulla “statalizzazione delle infrastrutture”, rimarcando il timore “dell’ingresso di privati e quindi di una parziale privatizzazione della rete”, e sulle agenzie per la mobilità. Mentre la seconda ha voluto focalizzarsi sulla situazione di Seta: “Le vertenze rendono la situazione instabile e i servizi offerti, da zona a zona, non hanno la stessa qualità. Ci riferiscono di autobus verso l’Appennino che a oggi non hanno ancora le gomme invernali”.

Infine il democratico Luca Sabattini, dopo aver elogiato il piano, ha chiesto di valutare l’inserimento dei taxi all’interno del trasporto pubblico locale.

(Andrea Perini)

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