Ambiente. Sì agli acquisti verdi nelle pubbliche amministrazioni

Approvato il Piano d’azione di sostenibilità ambientale sui consumi pubblici per il triennio 2016-2018. “Si tratta di incentivare gli acquisti verdi”, spiega Massimo Iotti (Pd) nel presentare l’atto in Assemblea, “ovvero di applicare criteri ambientali minimi negli acquisti della pubblica amministrazione”. Già dal 2009 l’attenzione alla qualità ambientale era alta, negli anni si è gradualmente assistito al passaggio da criteri volontari ad obblighi. L’obiettivo è raggiungere la quota del 50% di acquisti verdi entro il 2018 per le pubbliche amministrazioni dell’Emilia-Romagna per quanto riguarda, ad esempio, i prodotti elettronici. La percentuale sale al 100% nei casi previsti dal Codice degli appalti, tra i quali edilizia, energia elettrica e veicoli su strada. Il Piano che, come sottolinea Iotti, “non prevede investimenti diretti, mira a consolidare la comunicazione e l’informazione su questi temi, la promozione di acquisti green nell’utilizzo dei fondi comunitari e a supportare le stazioni appaltanti per l’uso di criteri ambientali in termini di gara”.

In Aula interviene Andrea Bertani (M5s) che nel rimarcare l’importanza della normativa, sottolinea quanto la sua applicazione in Regione sia “ancora troppo poco efficace”. “Bisognerebbe ad esempio disincentivare l’utilizzo delle bottiglie di plastica nelle mense a favore dell’acqua sfusa” suggerisce il consigliere, così come “introdurre contenitori per il riciclo dei rifiuti”.

“Il decreto esiste già”, ricorda Iotti, “bisogna solo sollecitare la sua applicazione in vista del nuovo bando. Il Piano di sostenibilità per i consumi pubblici sta segnando un ulteriore passo da un sistema economico lineare ad uno sempre più circolare in un’ottica di riduzione di sprechi e ottimizzazione delle risorse”.

(Francesca Mezzadri)