Tpl Bologna-Ferrara. Gualtieri (Tper) in commissione sugli obiettivi: utile di 4 mln al 2018. Rilievi di Paruolo (Pd)

Il dem sollecita a diversa gestione risorse e a integrare tariffe urbane ed extraurbane come Facci (Misto-Mns); Gibertoni segnala disservizi sulla smart card; Calvano (Pd): “Azienda solida”

12/07/2018 18:27

Gli obiettivi strategici e di servizio definiti dall’assemblea dei soci di Tper, la società del trasporto pubblico di Bologna e Ferrara, sono stati al centro della commissione Ambiente dell’Assemblea legislativapresieduta da Manuela Rontini. Una seduta che ha visto la presidente e amministratrice delegata Giuseppina Gualtieri, fresca di rinnovo, raccontare il programma per il triennio 2016-2018: “Lo sviluppo della competitività aziendale- ha illustrato la presidente- l’implementazione del ruolo aggregatore di Tper, il presidio e il rafforzamento dell’immagine. Nel 2018 avremo un utile di circa quattro milioni che potrebbe variare a seconda del rincaro del carburante che pesa fortemente sul bilancio”.

Critico nei confronti di Tper è stato Giuseppe Paruolo del Partito democratico che, sottolineando come “sia meglio parlare di utili piuttosto che di perdite”, ha incalzato la presidente sulle “migliorie che sarebbero da attuare ma che ancora non sono state fatte come l’estensione della zona urbana oppure l’integrazione tariffaria nel trasporto su gomma tra corsa urbana ed extraurbana”. Su questo fronte il consigliere ha voluto anche lanciare un invito all’assessore Raffaele Donini chiedendo di “esplorare i margini degli indirizzi contenuti nel Defr (Documento di economia e finanza regionale, ndr) in modo tale da utilizzare la maggior parte degli utili e vincolarli agli obiettivi”. Questo perché, ha poi spiegato il dem, “vedere che si fanno degli efficientamenti è una cosa buona; sapere che poi questi producono utili che poi vengono tassati e successivamente riconsegnati nelle mani dei soci e che poi questi vengono reinvestiti in parte per migliorare il trasporto pubblico mi sembra un giro veramente lungo. Preferirei che ci fossero delle gare, dei contratti di servizio o altri strumenti che permettano di utilizzare la maggior parte di questi risparmi”. E sulle gare ha aggiunto: “Auspico che ci sia la gara a Bologna nel 2020: un’occasione per dimostrare la propria capacità sul campo”. Poi, tornando sulla decisione di Tper di accedere al mercato obbligazionario, Paruolo ha rimarcato: “Tper è svincolata dalla applicazione della legge Madia. Inviterei, se non ci sono svantaggi, ad iniziare un processo di auto applicazione della norma”.

Alle sollecitazioni sugli utili la presidente di Tper ha risposto spiegando come siano stati realizzati grazie ad “una maggiore efficienza e non per l’arrivo di più contributi dal pubblico né per ulteriori finanziamenti. Le nostre scelte non sono completamente autonome perché operiamo all’interno di programmi di servizio. Vorrei ricordare- ha aggiunto Gualtieri- che noi non abbiamo il potere di modificare le tariffe e che gli utili vengono poi ridistribuiti sul territorio”. E sull’applicazione della Madia ha aggiunto: “I documenti sono tutti pubblici e il ricorso alle obbligazioni è stato deciso nel 2016 per far fronte alla previsione di acquisto di nuovi treni”.

Altro tema emerso in commissione è quello dell’integrazione delle tariffe urbana ed extraurbana del trasporto su gomma sollevata da Michele Facci: “Ci sono meriti indubbi e oggettivi di Tper vedendo i bilanci- ha esordito l’esponente del Gruppo Misto-Mns– ma servirebbe maggiore omogeneità perché alcuni territori hanno un’integrazione totale mentre altri no”. E ha poi lanciato un appello: “Serve riportare in auge le campagne informative per regole di buon costume all’interno dei mezzi e del rispetto dei passeggeri più deboli”.

Giulia Gibertoni, dai banchi del Movimento 5 stelle, ha invece segnalato alcuni disservizi “della smart card”, la carta che unisce in un solo supporto abbonamento treno e bus.

Infine Paolo Calvano ha voluto specificare come “di solito le audizioni delle società partecipate vengano organizzate per risolvere problematiche molto gravi, ma questo non è il caso di Tper. Possiamo infatti guardare avanti consapevoli che ci sono risorse e che l’azienda è solida. Da capire come ci si può muovere sull’allargamento dell’integrazione tariffaria urbana ed extraurbana perché sarebbe un segnale importante”.

Un’audizione vista favorevolmente dall’assessore Donini che ha colto l’invito di una discussione sul Defr e ha sottolineato come sarà utile avviare anche un confronto sulla possibilità di creare una holding regionale per il trasporto pubblico su gomma: “Siamo a favore delle gare ma crediamo che ci si debba arrivare preparati- ha spiegato- per vincerle. Tper ha dati utili che ci possono inquadrare la questione”.

(Andrea Perini)

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