Rinnovabili. Scontro Pd-M5s sui sistemi di accumulo di energia. Gibertoni: sono il futuro; Montalti: esistono già incentivi

Bocciata una risoluzione proposta dal Movimento 5 stelle che chiedeva un bando specifico per incentivare l’installazione dei sistemi domestici di accumulo

14/06/2018 17:53

Botta e risposta tra Movimento 5 stelle Partito democratico sugli incentivi per l’installazione di sistemi domestici di accumulo di energia ricavata dai pannelli fotovoltaici. I pentastellati, con Giulia Gibertoni, propongono una risoluzione per far emanare all’esecutivo regionale un bando specifico per l’installazione del sistema, prevedendo contributi a fondo perduto, ma ottengono il ‘no’ dei democratici: “Esistono già incentivi che prevedono la detrazione fiscale per gli impianti domestici di energie rinnovabili, e quindi anche sistemi di accumulo collegati ai pannelli fotovoltaici, con tetto massimo fino a 96mila euro- controbatte Lia Montalti– pertanto sarebbe meglio chiedere al governo di rendere strutturale questa misura”.

A favore dell’iniziativa pentastellata, oltre al Movimento, si sono schierati anche Sinistra italianaSilvia Prodi del gruppo Misto-Mdp, la Lega nord Michele Facci del Movimento nazionale per la sovranità. “I sistemi di accumulo- ha spiegato Gibertoni- garantirebbero un consumo dell’energia autoprodotta pari al 90 per cento contro il 30 che si raggiunge essendone sprovvisti. L’Emilia-Romagna si dovrebbe allineare ad altre Regioni virtuose, come Lombardia, Veneto e Sardegna, che hanno predisposto un band ad hoc”.

Non conviti i democratici: “Abbiamo effettuato approfondimenti mirati: ci sono pareri discordanti sull’efficacia dei sistemi di accumulo. L’obiettivo dell’incentivazione delle rinnovabili non si raggiunge percorrendo un’unica strada ma mettendo in campo un panel di possibilità in cui le diverse sinergie fra enti possono mettere a disposizione strumenti differenti fra loro. È condivisibile l’obiettivo, ma è più importante sollecitare il governo nazionale per rendere strutturale la misura degli incentivi, magari modificando in alcuni punti il bando”. Ironico Marco Pettazzoni della Lega: “Sorprende che si condivida l’idea ma non si sposi l’iniziativa. Continuiamo a tenere alta l’attenzione sul tema”.

(Andrea Perini)    

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