Imprese. Pescaturismo, ittiturismo, acquiturismo: verso il nuovo regolamento per gli imprenditori

Pd e Si: parere positivo. Bertani (M5s):”le norme siano utili a regolamentare le attività turistiche connesse alla pesca, ancora ‘borderline'”. Delmonte (Ln) chiede chiarimenti su misure per l’ospitalità

18/07/2018 17:21

E’ stato presentato oggi in commissione Politiche economiche, presieduta da Luciana Serri, quello che sarà il nuovo regolamento regionale in materia di pescaturismo, ittiturismo, acquiturismo e attività connesse, provvedimento che ha ricevuto il parere positivo di Pd e Si, l’astensione di Ln, M5s, Misto-Mns e Fi. Obiettivo del regolamento è di conciliare le norme della legge regionale 22 del 2014 e chiarire, nonché circoscrivere, le modalità di svolgimento delle iniziative di imprese ittiche.

Ventisei articoli suddivisi in sette titoli: il primo specifica e regola le iniziative nel campo del pescaturismo (come i pescatori professionali debbano esercitare tali attività in acque marine e interne; gli obblighi delle imbarcazioni che ospitano i turisti, etc); il secondo riguarda il campo dell’ittiturismo (i pescatori potranno anche promuovere iniziative di ospitalità – vengono chiarite le  differenze tra quella svolta nelle strutture di impresa, nella propria abitazione e sulle imbarcazioni; vengono specificate le regole sulla pratica sportiva ed escursionistica, etc); il terzo si riferisce all’ambito dell’acquiturismo (che rinvia alle norme sull’ittiturismo).

Nel regolamento vengono specificate anche le disposizioni che regolano le attività connesse alla pesca professionale e all’acquacoltura, in particolare tutte quelle legate alla trasformazione, commercializzazione e somministrazione di pasti e bevande. Per iniziare a svolgere le diverse iniziative, l’imprenditore ittico dovrà presentare la segnalazione certificata di inizio attività. Le imprese ittiche avranno trenta giorni di tempo dall’adozione della modulistica per adeguarsi. Per tutto ciò che non è contenuto nel regolamento, si specifica il rinvio alle disposizioni nazionali e regionali sull’agriturismo.

Andrea Bertani (M5s) chiede garanzie sulla professionalità dei pescatori. “Immagino che queste disposizioni servano anche a regolamentare le attività turistiche connesse alla pesca che già esistono e che, però, spesso sono borderline” specifica. Il consigliere chiede anche chiarimenti sul capitolo ospitalità dell’imprenditore ittico e domanda il numero esatto di coperti per la somministrazione di pasti e bevande, mentre Gabriele Delmonte (Lega Nord) interroga sul numero di posti letto.

Il tecnico della Giunta chiarisce che il numero massimo di coperti stabilito nel regolamento è dodici “in strutture conformi alle norme edilizie e urbanistiche” e “senza possibilità di ampliamento”, mentre “non possono essere previsti più di quattro posti letto per singola camera nell’abitazione dell’imprenditore ittico” e “massimo sei camere ammobiliate in alloggi diversi”. Inoltre, viene specificato che, non basta la licenza di pesca per svolgere queste attività, ma occorre anche la verifica di altri criteri (“Anche noi vogliamo che venga alla luce tutta l’attività borderline per eliminarla”).

E a Luciana Serri (Pd), presidente della Commissione, che chiede i tempi, il tecnico garantisce che l’obiettivo è chiudere il prima possibile e l’ultimo step sarà predisporre la modulistica che verrà poi trasmessa ai Comuni.

(Francesca Mezzadri)

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