Commercio e servizi. Parere favorevole in commissione Cultura sulle nuove norme pro consumatori e utenti

Bagnari (Pd): “Legge per rendere più attivi i cittadini nella difesa dei propri diritti”. Sensoli (M5s): “Correttivi per non limitare le associazioni di ridotte dimensioni e semplificare la burocrazia”

09/02/2017 12:02

La commissione Cultura, scuola, formazione, lavoro, sport e legalità, presieduta da Giuseppe Paruolo, ha espresso parere favorevole, in sede consultiva, al progetto di legge regionale che contiene nuove norme per la tutela dei consumatori e degli utenti di beni e servizi, di cui sono relatori, rispettivamente di maggioranza e di minoranza, Mirco Bagnari (Pd) e Gabriele Delmonte (Ln). Hanno votato a favore del progetto di legge i gruppi Pd e Sel, mentre si sono astenuti astenuti i gruppi Ln, M5s e Fdi-An.

Il relatore di maggioranza, Mirco Bagnari (Pd), ha evidenziato i principali obiettivi politici della proposta, finalizzata a rendere i cittadini sempre più attivi nella difesa dei propri diritti, e ha illustrato i punti salienti degli articoli della legge. In sintesi: ridefinizione dei criteri per il riconoscimento delle associazioni di consumatori e utenti ai fini dell’iscrizione nel Registro regionale; istituzione di un Comitato regionale dei consumatori e degli utenti, organo con funzioni consultive e propositive e sede di confronto istituzionale con le associazioni; possibilità per tali associazioni di presentare proposte in tema di servizi pubblici a gestori ed enti locali anche sulla revisione della Carta dei servizi di ogni gestore; promozione di misure a favore dell’informazione dei cittadini, dell’educazione ai consumi e del contenimento dei prezzi; indicazione precisa degli interventi promossi dalle associazioni incentivati con risorse regionali.

Raffaella Sensoli (M5s), pur apprezzando le finalità e l’impianto del progetto di legge, ha anticipato la presentazione di emendamenti finalizzati a: consentire anche alle associazioni di recente costituzione e di ridotte dimensioni di iscriversi al Registro regionale, prevedendo una sorta di iniziale regime speciale; semplificare gli adempimenti burocratici a carico delle associazioni; consentire alle associazioni di estendere il proprio campo d’azione anche alla sfera dei progetti europei.

(Luca Govoni)

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