Partecipate. In commissione la proposta di fusione Aster-Ervet e Cup 2000-Lepida

Emendamenti del Pd, fra i quali la denominazione ‘ART-ER’ per la società derivante dalla fusione Aster-Ervet. Critiche da M5s e Ln

07/03/2018 18:44

Prosegue in commissione Bilancio, affari generali e istituzionali, presieduta da Massimiliano Pompignoli, l’esame del progetto di legge di razionalizzazione delle società in house della Regione che prevede la fusione di Aster e Ervet, con acquisizione di un ramo d’azienda di Finanziaria Bologna Metropolitana (FBM), e la fusione per incorporazione di Cup2000 in Lepida. Relatori della proposta legislativa, rispettivamente di maggioranza e di minoranza, sono Giuseppe Paruolo (Pd) e Stefano Bargi (Ln).

Il relatore Paruolo, nel comunicare che il progetto di legge sarà licenziato nella seduta della commissione convocata il 12 marzo prossimo, ha illustrato gli emendamenti presentati dal Pd. Uno dei più significativi riguarda la modifica della denominazione della società che nascerà dalla fusione tra Aster e Ervet: si chiamerà ‘ART-ER’ e non più ASTERVET, come inizialmente proposto. Altro emendamento di particolare rilievo concerne l’approvazione da parte dell’Assemblea legislativa, su proposta della Giunta, degli indirizzi strategici relativi alle società in house, che saranno d’ora in poi inseriti nel Documento di economia e finanza regionale (Defr), consentendo al parlamento regionale, attraverso gli strumenti del controllo analogo a quello esercitato sulle strutture della Regione, anche di svolgere un’attività di verifica più penetrante.

Critiche alle tempistiche imposte dalla maggioranza per la presentazione e discussione degli emendamenti sono state espresse da Silvia Piccinini (M5s), Matteo Rancan e Stefano Bargi (Ln). Quest’ultimo, in qualità di relatore di minoranza del progetto di legge, ha invitato la Giunta a presentare un prospetto in cui siano evidenziati gli effetti finanziari, patrimoniali e organizzativi del processo razionalizzazione delle società in house. Infine, Gabriele Delmonte (Ln) ha chiesto di evidenziare in modo puntuale i punti di forza delle società originarie che saranno mantenuti nelle nuove società e le criticità che, al contrario, saranno superate grazie alle fusioni.

(Luca Govoni)

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