Regione, autonomia. Mandato a presidente Pompignoli di presentare risoluzione in Aula

Via libera in commissione Bilancio; sì di Pd e Ln, astenuto M5s. La risoluzione sugli indirizzi di Giunta per consentire al presidente Bonaccini di aprire il negoziato col Governo andrà in Aula il 3 ottobre

25/09/2017 19:02

Più autonomia alla Regione in ambiti strategici per lo sviluppo del territorio quali: la tutela e la sicurezza del lavoro, l’istruzione tecnica e professionale e la formazione universitaria; l’internazionalizzazione delle imprese, la ricerca scientifica e tecnologica, il sostegno all’innovazione per i sistemi produttivi e per lo start up di impresa; il governo del territorio e la rigenerazione urbana, la tutela dell’ambiente e le infrastrutture; la tutela della salute. E, ancora, il coordinamento della finanza pubblica, la governance istituzionale e la partecipazione alla formazione e all’attuazione del diritto dell’Unione europea.

Questo, in sintesi, il contenuto della bozza di risoluzione sulla richiesta di autonomia aggiuntiva esaminata in commissione Bilancio, affari generali e istituzionali, presieduta da Massimiliano Pompignoli. La commissione ha votato il mandato al presidente Pompignoli di illustrare la risoluzione nella seduta dell’Assemblea legislativa dedicata al tema che si terrà il 3 ottobre prossimo. A favore si sono espressi Pd e Ln, astenuto il M5s.

La risoluzione impegna il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, ad avviare, sugli ambiti evidenziati, il negoziato con il Governo ai fini della sottoscrizione dell’Intesa, ai sensi dell’articolo 116 della Costituzione, che porterà alla proposta di legge statale per riconoscere alla Regione Emilia-Romagna “ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia”.

Alan Fabbri (Ln), pur ribadendo le differenze di approccio tra Ln e Pd al tema dell’autonomia aggiuntiva, ha espresso apprezzamento per le aperture di Giunta e Pd al confronto politico su taluni temi suggeriti dal Carroccio nel corso dell’iter istituzionale nelle commissioni.

Stefano Bargi (Ln), in considerazione dell’importanza del tema per la società regionale, ha invitato la maggioranza a spingersi fino in fondo nella richiesta di autonomia aggiuntiva, valutando di includere nella risoluzione tutti gli ambiti di competenza della Regione. Un emendamento finalizzato a tale estensione di funzioni – sottoscritto dai leghisti Alan Fabbri, Stefano Bargi, Massimiliano Pompignoli, Gabriele Delmonte, Daniele Marchetti e Matteo Rancan – è stato respinto.

Gabriele Delmonte (Ln) ha illustrato un secondo emendamento della Ln (firmatari Delmonte, Fabbri e Marchetti), approvato, che impegna il presidente della Regione a trasmettere all’Assemblea legislativa lo schema di Intesa col Governo prima della formale sottoscrizione.

Gian Luigi Molinari (Pd) ha sottolineato come la disponibilità dei consiglieri Dem e degli assessori a dilatare i tempi dell’iter istituzionale della richiesta abbia consentito un dibattito più approfondito e un confronto più efficace. Infine, ha rivolto un invito alle opposizioni affinché, nel dibattito in Aula, si concentrino sul piano tecnico-giuridico della richiesta, e quindi della risoluzione, più che sui suoi riflessi politici.

Luca Sabattini (Pd), nel riconoscere positivamente l’apertura al confronto di merito dei consiglieri leghisti, ha auspicato un consenso ampio sulla risoluzione, finalizzato al conferimento di un mandato quanto più possibile forte al presidente Bonaccini.

Paolo Calvano (Pd) ha messo in evidenza come la risoluzione sia frutto della pluralità di istanze, suggerimenti e contributi emersi nel corso del dibattito istituzionale nelle commissioni. La richiesta di autonomia aggiuntiva da parte della Regione – ha osservato – è un tema che le Camere, queste in carica o le prossime, non potranno eludere. Sul tema delle risorse finanziarie, infine, ha ricordato come l’impegno assunto dal presidente Bonaccini di tenere costantemente informati i consiglieri sull’andamento del negoziato col Governo, rassicura sulla corretta definizione delle stesse in base alle funzioni che concretamente saranno assegnate.

Andrea Bertani (M5s) ha ribadito le critiche dei pentastellati al percorso istituzionale e al metodo di lavoro adottati. Sarebbe stato più utile e corretto – ha sottolineato – presentare un documento di ricognizione sul funzionamento della macchina regionale dal quale partire per calibrare, sotto il profilo legislativo, amministrativo e finanziario e in forza del confronto con le parti sociali e gli enti locali, la richiesta di autonomia aggiuntiva. Un emendamento in questa direzione, da lui sottoscritto, è stato respinto.

L’assessore al Bilancio e riordino istituzionale, Emma Petitti, ha ricordato come, sulla base della legge in materia di federalismo regionale, le risorse finanziarie necessarie a garantire i maggiori ambiti di autonomia regionale saranno definite nel corso del negoziato col Governo e saranno calibrate in maniera certa sulle funzioni e competenze concretamente assegnate dallo Stato.

(Luca Govoni)

« Torna all'archivio