Società partecipate. In commissione proposta di fusione Aster-Ervet e Cup2000-Lepida

Inizia in commissione Bilancio l’iter del progetto di legge sulla razionalizzazione delle società in house della Regione. Apprezzamento del Pd, richieste di chiarimenti da Ln, Si, M5s e Mdp

13/02/2018 17:18

Inizia in commissione Bilancio, affari generali e istituzionali l’iter legislativo del progetto di legge “Razionalizzazione delle società in house della Regione Emilia-Romagna”, che, nel solco del processo di razionalizzazione e riduzione del sistema delle partecipazioni societarie della Regione avviato dalla Giunta, autorizza la fusione di Aster e Ervet e la fusione per incorporazione di Cup2000 in Lepida. Prossima tappa del percorso legislativo sarà l’udienza conoscitiva degli stakeholders fissata il 20 febbraio.

La fusione di Aster e Ervet, con preventiva acquisizione da parte di Ervet di un ramo d’azienda di Finanziaria Bologna Metropolitana (FBM) – spiega il relatore di maggioranza del Partito Democratico – è finalizzata alla costituzione di una nuova società specializzata nel supporto alle politiche della Regione in materia di programmazione e valorizzazione territoriale, realizzazione di interventi pubblici, ricerca e ambiente. La fusione per incorporazione di Cup2000 in Lepida, invece, mira a istituire, in coerenza con gli obiettivi dell’Agenda digitale, una nuova società specializzata nella progettazione e nello sviluppo di piattaforme, applicazioni, tecnologie di informazione e comunicazione e digitali su scala regionale. Per quanto concerne quest’ultima nuova società – ha sottolineato la Giunta – si valuterà un successivo scorporo del sistema di attività di prenotazione, attualmente in capo a Cup2000, nell’ottica di un trasferimento alle aziende sanitarie.

Per il relatore di minoranza della Lega Nord le due fusioni societarie avranno rilevanza politica nella misura in cui riusciranno a garantire riduzione virtuosa dei costi di gestione, riorganizzazione efficace del personale e ristrutturazione efficiente dei servizi. Dunque l’attenzione dei consiglieri di opposizione, nel corso dell’iter legislativo del progetto di legge, sarà orientata a verificare dove si vuole concretamente andare e come.

Il gruppo Misto-Mdp, al fine di avere un quadro di riferimento chiaro del processo di razionalizzazione che interessa le quattro società in house, chiede che sia fornito ai consiglieri lo studio di fattibilità relativo alle due fusioni societarie.

In considerazione della complessità della proposta e delle importanti ricadute che prefigura sui servizi regionali, Sinistra Italiana richiama la Giunta e il Pd a un confronto sul progetto di legge che sia piano e pieno, senza fretta né forzature.

Dal Movimento 5 Stelle vengono una serie di rilievi, che si incentrano sul coinvolgimento di tutte le organizzazioni sindacali interessante, senza limitarsi alle tre più rappresentative (Cgil, Cisl e Uil), sulla situazione finanziaria di FBM e sul contratto dei dipendenti di Ervet (assimilato a quello dei bancari). Infine, i 5 stelle chiedono che sia convocato in audizione il soggetto estensore del piano di fattibilità delle due fusioni societarie.

Il Partito Democratico esprime apprezzamento per la razionalizzazione delle società partecipate in house, in considerazione delle importanti sinergie ed economie di scala che le due fusioni potranno assicurare. Inoltre, i consiglieri Dem evidenziano come sul riordino delle società partecipate, cui nel tempo sono stati affidati servizi strategici, si giochi da parte della Regione una partita importante in termini di sovranità. Questo impone un controllo rigoroso riguardo ai servizi offerti da tali società, dato che la qualità deve sempre rimanere elevata.

(Luca Govoni)

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