Regione, autonomia. No a proposta M5s di inserire funzioni specifiche in materie del negoziato

Voto contrario del Pd, astenuta Ln, sì del M5s. Critici i dem: “Forzatura rispetto al percorso istituzionale concordato”. M5s, Ln e Si chiedono a Giunta di riferire dopo ogni tavolo tecnico

04/12/2017 15:04

Respinta in commissione Bilancio, affari generali e istituzionali, presieduta da Massimiliano Pompignoli, la risoluzione del gruppo M5s, a prima firma Raffaella Sensoli, finalizzata a impegnare la Giunta a inserire 22 funzioni specifiche nell’ambito delle materie al centro del negoziato avviato col Governo per richiedere nuove forme di autonomia aggiuntiva. Hanno votato a favore della proposta i consiglieri pentastellati, astenuti quelli della Ln; voto contrario da parte dei consiglieri del Pd.

Andrea Bertani (M5s) ha illustrato la risoluzione, evidenziandone i punti salienti e criticando l’inserimento, da parte della Giunta, di quattro nuove materie rispetto al documento d’indirizzo votato dall’Assemblea legislativa senza alcun confronto né preventivo né successivo con i consiglieri. Gli ha fatto eco Silvia Piccinini (M5s) che, al fine di rendere costruttivo il dialogo con l’Assemblea legislativa, ha invitato la Giunta a riferire nelle commissioni competenti per materia dopo ogni tavolo tecnico col Governo.

Dal Pd, Gian Luigi Molinari ha annunciato il voto negativo del gruppo evidenziando come l’atto d’indirizzo dei 5stelle non solo rappresenti una forzatura rispetto al percorso istituzionale concordato ma si ponga al di fuori della filosofia politica e costituzionale seguita dalla Giunta e dalla maggioranza nella richiesta di autonomia differenziata. Paolo Calvano ha sottolineato come l’indirizzo dell’Assemblea legislativa rispetto alle materie sulle quali richiedere autonomia aggiuntiva, che contemplava anche proposte delle opposizioni, sia stato pienamente rispettato dall’esecutivo regionale. Nell’evidenziare, inoltre, come le 22 funzioni specifiche proposte dai pentastellati si potrebbero discutere nel merito solo dopo aver ottenuto l’autonomia, ha ribadito la massima disponibilità del Pd al confronto in commissione. Per Giuseppe Boschini la risoluzione del M5s presuppone un modello di regionalismo molto spinto che avrebbe bisogno di anni, di molto lavoro e di ingenti risorse per vedere la luce. Inoltre, ha invitato tutti i gruppi a concentrarsi sulle materie oggetto di negoziato, onde evitare di uscire dal solco del dettato costituzionale. Infine, Stefano Caliandro ha ricordato come il percorso istituzionale sull’autonomia avviato da Giunta e Assemblea legislativa abbia avuto nella risoluzione votata all’unanimità dall’Aula il momento culminante. In quell’atto d’indirizzo che dà mandato al presidente Bonaccini ad aprire il negoziato col Governo – ha ribadito il capogruppo – erano richiamate le quattro materie aggiuntive nonché l’impegno della Giunta a riferire in commissione sull’andamento del confronto, cosa che si sta puntualmente verificando.

Per Stefano Bargi (Ln) sarebbe opportuno individuare una commissione ad hoc sull’autonomia o, in subordine, convocare la commissione Bilancio ogni qualvolta vi siano aggiornamenti tecnici sulle materie oggetto di negoziato. Secondo il leghista, infatti, procedere, come si sta facendo, attraverso informative occasionali della Giunta, finisce per togliere spazio al confronto coi consiglieri e non consente un approfondimento efficace. Si procede “un po’ un tanto al chilo” – ha criticato il consigliere – in quanto è mancato il confronto preventivo sulle materie, limitato solo alle iniziali macro aree. Il tutto per la fretta di salire sul carro dell’autonomia insieme con Lombardia e Veneto e tentare di raggiungere un qualche obiettivo politico da condividere col Governo prima dello scioglimento delle Camere.

Igor Taruffi (Si) ha invitato l’esecutivo regionale a mantenere fattivo il confronto coi consiglieri, richiamando l’impegno assunto in forma ufficiale a esaurire nelle commissioni assembleari l’esame delle materie inserite nel negoziato col Governo prima di addivenire alla sottoscrizione di un’intesa finale. Atto, peraltro, – ha ricordato il capogruppo – prima del quale l’Assemblea legislativa voterà apposito mandato al presidente della Regione.

L’assessore al Riordino istituzionale, Emma Petitti, nel sottolineare come le materie sulle quali si è chiesta autonomia differenziata siano state scelte fra quelle portanti ricomprese nel Patto regionale per il lavoro e come tale scelta strategica sia stata condivisa col sistema economico regionale, ha espresso contrarietà rispetto alla proposta del M5s. Infine, ha ribadito piena disponibilità a informare i consiglieri sull’andamento del negoziato.

Oltre a Sensoli hanno sottoscritto la risoluzione Andrea Bertani, Gian Luca Sassi, Silvia Piccinini e Giulia Gibertoni.

(Luca Govoni)

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